25 Aprile a Gallarate: tensioni tra il sindaco Cassani e alcuni manifestanti

Il sindaco ha affermato che "il Fascismo non esiste da oltre 75 anni" e che "gli unici che non se ne sono fatti una ragione sono i comunisti".

Le celebrazioni del 25 aprile a Gallarate sono state caratterizzate da un clima di tensione tra il sindaco Andrea Cassani e alcuni esponenti dell’ANPI e dei manifestanti presenti alla commemorazione.

Durante il suo discorso ufficiale, tenutosi al termine della messa presso il cimitero monumentale, Cassani ha pronunciato alcune frasi che hanno suscitato contestazioni da parte di alcuni cittadini. In particolare, ha affermato che “il Fascismo non esiste da oltre 75 anni” e che “gli unici che non se ne sono fatti una ragione sono i comunisti”.

Queste parole hanno provocato fischi e commenti di disapprovazione da parte di alcuni presenti, che hanno accusato il sindaco di mancare di rispetto nei confronti delle vittime del fascismo e di strumentalizzare la ricorrenza per fini politici.

Al termine del suo intervento, Cassani è stato avvicinato da alcuni manifestanti che gli hanno contestato il suo atteggiamento, ricordandogli il suo dovere di essere il sindaco di tutti, anche di coloro che non lo hanno votato.

Nonostante le tensioni, il corteo si è svolto regolarmente, attraversando la città e concludendosi in piazza Risorgimento.