Complicità o barriera? L’ironia va usata bene

Ironia. Arma a doppio taglio, modalità di comunicazione efficace o barriera per una comprensione reale? In ogni scherzo c’è sempre un fondo di verità oppure dietro una battuta esiste solo una persona che sta giocando con le parole e la situazione in cui si trova?

Da psicologa, mi è sempre venuto più semplice credere alla prima ipotesi. Non tanto per una mania di interpretazione selvaggia di qualunque atto o parola pronunciata; quanto più come visione del tipo di relazione all’interno della quale un certo modo di scherzare può o meno esistere. Scherziamo con chiunque, in qualsiasi momento? Non proprio. Si usa l’ ironia per sottolineare, per esempio, una mancanza che si ripete nel tempo . A volte si usa con affetto, come per dire all’ altro che sappiamo bene che tarderà anche stasera, ma ci ridiamo su, e ci ridiamo insieme.

Giocano moltissimo con le parole e i doppi sensi gli innamorati, e nelle coppie che durano da tempo trovo che alcune battute e un certo modo di non prendersi sul serio e ridere insieme sia una delle cartine tornasole più importanti per verificare il livello di complicità e intimità. Inoltre, nelle relazioni affettive, l’ ironia mantiene vivo il gioco d’ amore, che a sua volte rende possibile un livello di coinvolgimento emotivo alto. Insomma, ridere insieme mantiene viva la coppia. Talvolta una battuta apre una relazione, rende possibile uno scambio con chi ancora non conosciamo.

Però non sempre è così. L’ ironia è infatti compresa nella lista delle barriere comunicative, blocca la risposta e non facilita la comprensione, perché non contiene un messaggio chiaro, ma è per sua natura ambigua. Talvolta dipende proprio da chi la usa e in che contesto, perché in certe relazioni è unilaterale e di fatto serve solo a rimarcare differenze di potere.

Sul luoghi di lavoro, per esempio, l’ironia a sfondo sessuale è imbarazzante per i dipendenti, che devono però far buon viso a cattivo gioco di fronte ai superiori. Talvolta, anche in certe relazioni di coppia, l’ ironia veicola svalutazioni e denigrazioni, rispetto alle quali non c’è possibilità di replica o difesa perché “cara, sai che scherzo”. Se poi si scherza su tematiche importanti per l’ altro, potremmo passargli l’idea che poco ci importa di come si senta in realtà, e questo crea un allontanamento. Quindi ironia si, ma nei momenti giusti.

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