L’amore ai tempi di oggi

Nella mia stanza di terapia si parla spesso d’amore. L’ossessione per una donna, o per un uomo, l’impossibilità di vivere un certo legame e al tempo stesso il non riuscire a scioglierlo, il bisogno di solitudine ed indipendenza e la necessità di trovare qualcuno la sera che ci aspetti a casa, la difficoltà a scegliere per sé stessi senza nessuno accanto e la perdita della capacità di autoaffermarsi quando si vive una relazione intima. L’amore non si afferra,

non lo si descrive, non lo si patologizza: queste ambivalenze appartengono a tutti, per alcuni in modo talmente forte e contrastato da creare un immobilismo dell’azione e del pensiero, oltre che del sentire. Ci siamo apparentemente liberati dall’obbligo, dalla morale, dal “o ti sposi o non sei nessuno” e “ora che sei sposata la tua vita è tutta lì”. Quasi nessuno racconta più di essersi sposato perché doveva, o di restare in casa per obbligo morale. Ci siamo liberati dall’idea che siamo costretti a restare dove non stiamo più bene. Siamo liberi, ed è un bene, ma questa libertà fa male a chi ha enormi difficoltà ad assumersi delle responsabilità. E l’oggi è più che mai l’epoca del disimpegno, delle relazioni mordi e fuggi, delle fughe dalle difficoltà. Oggi è talmente facile andare, talmente scontato che la porta si possa aprire da un momento all’altro per fuggire via, che alla prima fatica scappiamo. E poi ci tormentiamo, sentendoci incapaci di stare in una relazione, o (se siamo abili distorsori del pensiero), raccontandoci che quel tipo di intimità non lo vogliamo proprio. Molti sognano coppie aperte, senza esclusività, senza fedeltà, senza vincoli. Pochissimi però poi vivono davvero relazioni di questo tipo, anzi, lanciano chiari segnali d’amore “tradizionale”, hanno bisogno di sicurezze affettive, non riescono a stare davvero serenamente soli. Eppure, al momento di scegliere davvero l’altro, fuggono. Quando l’emozione diventa sentimento, e richiede più cura e fatica, se ne vanno, per non ammettere che hanno bisogno di amare ed essere amati, e accolti a casa. O per avere tutto questo, ma anche tutto il resto. Saper vivere un sentimento fino in fondo, accettando le fatiche che può comportare, i limiti dati dall’altro come confini naturali e non come costrizioni, oggi, sembra davvero un’ impresa ardua. Ma possibile.

Dott.ssa Paola Pugina

www.psicoterapeuta-pugina.it