Una vacanza alternativa?

Non hai ancora deciso dove andare in vacanza? Perché non vai alla scoperta di luoghi esotici aiutando, nel frattempo, animali bisognosi? Un mix di avventura e altruismo dedicato a tutti coloro che vorranno partecipare ai diversi progetti di volontariato internazionale sostenuti dai più autorevoli enti no – profit per la difesa degli animali, fra tutti la World Animal Protection. Programmi che fanno della tutela dell’animale il loro baluardo e che mirano a far lavorare i propri collaboratori con le comunità locali, insegnando loro a prendersi cura dei propri animali e ad allevarli in maniera sostenibile. Associazioni che, grazie ai propri volontari, sono in grado di aiutare territori disagiati o colpiti da grandi calamità fungendo, se necessario, da enti di primo soccorso alle comunità animali che li abitano.

Per poter essere parte di questo mondo non c’è bisogno di essere veterinari, la qualità più ambita è semplicemente l’amore per gli animali.

Ne è convinto John Dalley della Fondazione Soi Dog a Phuket, in Thailandia, da anni impegnata nella tutela e recupero di cani e gatti randagi ed abusati. Un progetto simile a quelli promossi dalla Bali Animal Welfare Association (BAWA), che cerca continuamente volontari pronti a fare la differenza nella vita dei 500 mila cani randagi che abitano le isole. Occasioni indimenticabili per sentirsi utili scoprendo mondi lontani, che offrono anche “volunteer vacation” a chiunque voglia entrare in contatto con animali selvatici e rari, contribuendo alla loro tutela. Avventure a cui è facilissimo partecipare e che non aspettano altro che un po’ d’aiuto da “volontari in vacanza”.

Per i veterinari invece, che vogliono mettere le loro esperienze a disposizione degli animali bisognosi, ci sono associazioni che operano in paesi in cui le cure veterinarie non esistono, ma di cui ci sarebbe un disperato bisogno. L’associazione “Amici degli animali di Boa Vista”, per esempio, offre vitto e alloggio ai medici veterinari che per un breve periodo si offrono volontari per sterilizzare quanti più randagi possibili, in modo da ridurre le nascite. Dal 2009, anno in cui è stata fondata da un gruppo di Italiani, l’associazione ha organizzato 8 campagne di castrazione con l’aiuto di veterinari stranieri.

www.vanitypets.com

Valentina Fumagalli

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