“Come ti cambio Saronno con sole dieci mosse”

SARONNO Indossata la fascia tricolore ha presentato il suo progetto per la città consapevole che, per realizzarlo, dovrà rimboccarsi le maniche e lavorare alacremente. Perchè, dice, purtroppo «i problemi e le difficoltà si moltiplicano e non esiste nessuna bacchetta magica». Nel suo primo consiglio comunale, che si è celebrato tra lunedì e martedì in sala Vanelli, il sindaco Luciano Porro ha presentato il programma per il prossimo quinquennio. Il primo cittadino è partito dai progetti, una lista di dieci interventi,

da trasformare in realtà per dare un nuovo volto a Saronno. Al primo posto, la riqualificazione di Palazzo Visconti: «E’ l’edificio laico più prestigioso della città, dovrà essere recuperato insieme agli edifici circostanti con una scelta coraggiosa ad alto valore aggiunto». Nuova vita anche per l’ex Isotta Fraschini: «Sarà il nuovo cuore pulsante della città perché creeremo, procedendo anche per lotti, il grande parco urbano di 100 mila metri quadrati». All’interno del nuovo parco e in tutti i quartieri Porro vuole creare «cantieri per idee e progetti innovativi: veri e propri spazi dedicati ai giovani. Ma non solo: ci sarà anche una nuova casa delle associazioni, dove raccogliere le sedi dei sodalizi cittadini, dotandoli dei servizi comuni necessari». Il sindaco punta anche una valorizzazione dell’area sportiva di via Biffi grazie all’aiuto dell’ex municipalizzata creando «un complesso di impianti polifunzionali sotto la gestione della Saronno Servizi». Percorsi ad hoc per valorizzare il verde e promuovere l’uso della bicicletta è il sesto progetto di Porro che sogna una «Città dei giardini e della bicicletta per recuperare un rapporto sano ed equilibrato con l’ambiente naturale». Passa attraverso il recupero della Cascina Paiosa, «come luogo di ritrovo, aggregazione e partenza per l’utilizzo dei percorsi ciclopedonale» la valorizzazione del Parco Lura. Dopo verde e società civile Porro non dimentica le attività produttive, ipotizzando un «rilancio della vocazione commerciale e del commercio tradizionale di tipo familiare, che da sempre caratterizza il centro di Saronno». Nuove opportunità da sfruttare per rilanciare la città arriveranno anche dalla «“green economy” (l’economia verde) che basano la loro produzione su criteri di sostenibilità ambientale, in aree produttive prevalentemente di riuso o completando aree produttive già esistenti». L’ultimo progetto è sullo storico problema della stazione che taglia la città: Porro pensa una soluzione «per rendere più agevole il collegamento tra il centro e il Matteotti».
Accanto ai grandi progetti Porro si prepara a rispondere alle contingenze cittadine: «Dobbiamo rispondere alle emergenze: il traffico e la mobilità caotica, l’inquinamento e la scarsa pulizia della città, la mancanza di spazi per i giovani, di un grande parco e aree verdi fruibili da tutti. Dobbiamo impegnarci perché il prossimo piano di governo del territorio diventi uno strumento di scelte epocali, che diano un’identità alla nostra città e permettano ai suoi abitanti di vivere meglio».

e.romano

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