Busto ricorderà De Bernardi Le stelle del calcio a Borsano

BUSTO ARSIZIO Carlo De Bernardi e la Borsanese, eterno legame: il prossimo 5 settembre il campo sportivo del quartiere sarà intitolato alla memoria del calciatore nativo di Borsano, scomparso un anno fa a soli 56 anni. Carlo non militò mai nella Pro Patria ma nel quartiere lo ricordano ancora come uno dei giocatori più forti di sempre, insieme al fratello maggiore Gianfranco.
A far optare gli organizzatori per la prima domenica di settembre sono state sia la coincidenza temporale con il primo anniversario della tragica scomparsa dell’ex

calciatore e allenatore (De Bernardi si spense a Casalpusterlengo l’11 settembre del 2009 dopo una lunga malattia), sia «la concomitanza con la pausa del campionato di serie A, fermo per gli impegni della Nazionale – sottolinea Livio Pinciroli – circostanza che potrebbe consentire a molti ex compagni e tecnici di Carlo De Bernardi di essere presenti alla manifestazione. Per ora sono partiti gli inviti, la speranza è che qualche personaggio importante possa rispondere».
Tra i tecnici dell’ex calciatore borsanese ci sono infatti autentici monumenti del calibro di Ottavio Bianchi e Bruno Bolchi, che lo allenarono all’Atalanta, Osvaldo Bagnoli che guidò De Bernardi al Cesena, Massimo Giacomini che lo ebbe al Treviso e poi all’Udinese delle tre promozioni in tre anni. E tra gli ex compagni di squadra, l’attuale allenatore della Juventus Gigi Delneri con cui condivise l’esperienza di Udine, ma anche Bortolo Mutti, Giovanni Vavassori, Andrea Mandorlini e un giovanissimo Roberto Donadoni che giocarono insieme a lui all’Atalanta.
Il programma della giornata del 5 settembre prevede una messa in memoria di De Bernardi alle 11 nella chiesa parrocchiale di Borsano, seguita dallo svelamento della targa ufficiale che segnerà l’intitolazione del campo sportivo del quartiere. Dopo il pranzo, alle 15, spazio per l’inaugurazione del campo da gioco con la nuova denominazione, con una partita amichevole tra ex giocatori della Borsanese allenati da Carlo De Bernardi. Un modo per stare in compagnia e celebrarne la figura su quel terreno di gioco a cui è sempre rimasto affezionato.
Ala destra con il pallino del gol, Carlo De Bernardi (classe 1952) è cresciuto calcisticamente nella Borsanese, prima di approdare alle giovanili della Gallaratese. Qui viene notato dal Mantova e a 17 anni viene aggregato alla rosa della serie B senza però mai scendere in campo. Inizia così un pellegrinaggio nelle serie minori, che lo porta a Piacenza (serie C), Treviso (in C e D, con ben 55 gol in 149 partite), per poi arrivare alla consacrazione nelle fila dell’Udinese che, trascinata dai suoi gol, nella stagione ’78-’79 conquista la serie A. Viene poi ceduto al Cesena, quindi due annate tra B e C1 all’Atalanta, infine il passaggio al Modena, dove chiude la carriera, in C1, nell’84. Lasciato il calcio giocato, Carlo De Bernardi si mise a fare l’allenatore ed ebbe l’occasione di tornare al suo primo amore, quella Borsanese con cui vinse anche un campionato di terza categoria. Ora Borsano ricambierà la sua grande ammirazione e riconoscenza nei confronti del suo campione omaggiandolo con l’intitolazione del campo sportivo.

f.artina

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