Maxi vertice a Gemonio con Tremonti Bossi: “Seguire l’Europa e fare le riforme”

GEMONIO Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, è arrivato alle 10.35 circa di questa mattina – lunedì 8 agosto – nella residenza di Umberto Bossi a Gemonio, per un incontro sulla crisi economica con il leader del Carroccio. Al suo arrivo (Tremonti ha fermato l’auto nella piazza di Gemonio e ha raggiunto a piedi il bar del paese dove Bossi stava facendo colazione) non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Poco prima di lui, da solo in moto, a casa Bossi era arrivato anche il ministro della Semplificazione,

Roberto Calderoli. Nessun commento neppure da parte sua.
A parlare era stato poco prima solo il Senatur: “Con il ministro Tremonti discuteremo una piccola idea per salvare le imprese. E poi Tremonti ha qualche idea anche lui”. Così poco prima dell’arrivo del titolare di via XX Settembre. E ancora: “L’importante è che la Bce compri i titoli italiani” aveva aggiunto replicando alle richieste dei giornalisti se il Governo si sentisse “commissariato dalle istituzioni europee”. E le urne? “Non c’è il problema di elezioni adesso. Come si fa? Certo non votiamo dopo il 2013…” ha scerzato infine. Assalto di cronisti a Gemonio: in casa con il Senatur anche il figlio Renzo, consigliere regionale della Lombardia. I tre ministri sono stati raggiunti anche dal senatore del Carroccio e sindaco di Besozzo, Fabio Rizzi.
Al termine dell’incontro, i cinque sono rimasti una trentina di minuti nel giardino del Senatur a osservare e commentare la moto di Roberto Calderoli. Nessuna dichiarazione finale se non, anche questa volta, da parte di Bossi: “Dobbiamo andare dietro all’Europa ma oggi non parliamo delle proposte di cui abbiamo discusso, dobbiamo prima misurarla bene, nei prossimi giorni matureranno”. Tanto più che ci sono altri appuntamenti in vista: “Si, con un tale che si chiama Berlusconi, dobbiamo andare a trovarlo”.
Poi di nuovo il tema caldissimo di sempre: “Dobbiamo fare tutte le riforme che stiamo preparando” anche perché, “per tanto tempo il Paese ha speso più di quanto poteva, poi un bel giorno la realtà ha preso un treno ed e venuta a trovarci”.

s.bartolini

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