Varese, la Lega a congresso Duello tra Pinti e Lazzarini

VARESE (m. tav.) Sarà sicuramente una nottata da lunghi coltelli. La Lega Nord di Varese affronterà, settimana prossima, venerdì 16, il congresso cittadino. Un congresso a sorpresa per la sezione storica, che da quest’estate è commissariata dopo che l’ex segretario Carlo Piatti è entrato in giunta, lasciando il suo posto ad Emanuele Monti per incompatibilità. Un colpo di scena, non apprezzato da tutti, dal momento che il congresso era previsto per fine ottobre, e prima si sarebbe dovuto svolgere quello provinciale (i cui delegati verranno eletti alla fine di settembre).

I giochi di potere nella Lega puntano quindi a risolvere in fretta i delicati equilibri interni alla sezione del Capoluogo, anche in vista del prossimo congresso provinciale. Dalle indiscrezioni, due sembrano i nomi in gara per quello che non sarà un congresso unitario: da una parte il consigliere provinciale leghista Marco Pinti, classe ’85, già coordinatore dei Giovani Padani di Varese e attualmente vicecoordinatore nazionale dell’Mgp. Dall’altra il consigliere comunale Gianluigi Lazzarini, classe ’44, che aveva annunciato la propria candidatura già ai tempi del commissariamento.

Pinti rappresenta l’area vicina al segretario nazionale Giancarlo Giorgetti, a livello locale rappresentata dal segretario provinciale Stefano Candiani, che ha espresso il commissario Monti. Lazzarini l’area della sezione cittadina vicina all’assessore Fabio Binelli e all’ex segretario Piatti, che nel gioco di correnti che divide il Carroccio tra maroniani e reguzzoniani cercano di tenersi in posizione equidistante. Sebbene il ministro Maroni, il quale voterà essendo l’unico big iscritto alla sezione, sia da sempre punto di riferimento apprezzato da tutti i militanti.

E sicuramente Lazzarini è di fede maroniana. Lazzarini è il primo ad ufficializzare la sua candidatura: «È giusto che la sezione possa puntare ad una candidatura che sia espressione degli iscritti». Il congresso, al quale saranno chiamati al voto i militanti, ovvero quegli iscritti che hanno ricevuto l’attestato di militanza, dopo un anno di prova, dalla segreteria cittadina, avrà luogo venerdì prossima, a partire dalle 21 e fino alle 23. Solo due ore in una sera d’inizio weekend. Decisamente un altro clima, rispetto ai passati congressi, quando la sessione veniva convocata di domenica mattina, orario che consentiva un ampio spazio di dibatitto. La corsa al congresso è un evidente segno di nervosismo. Di un partito che, dall’ascesa del cerchio magico, corre verso l’autodistruzione.

e.marletta

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