La verità sul congresso della Lega I VIDEO DELLA CONTESTAZIONE

VARESE Non più solo parole, oggi ci sono le prove. Al congresso provinciale della Lega Nord di Varese è andata in scena una bagarre senza precedenti. Le due fazioni, le due anime del Carroccio si sono affrontate a viso aperto.
In mezzo il Capo, Umberto Bossi, tirato per la giacchetta dal cerchio magico, a sostegno del candidato unico Maurilio Canton: «Vi lascio al voto – le parole di Bossi dopo un intervento di venti minuti –

Logicamente mi auguro che votiate Canton senza storie. Non votate scheda bianca, non date spazio a giornalisti che stanno aspettando solo quello. Dicono che “la Lega si rompe” e che “la Lega è divisa”, ma la lega vi fa il culo».
Poi interviene Andrea Gibelli: «Faccio le parole del segretario come di pietra. Ci sono fuori i giornalisti che stanno aspettando che anche un semplice colpo d’ala possa essere strumentalizzato, il fatto che il segretario federale abbia chiamato Canton il segretario provinciale di Varese per aria nuova… io ritengo». Gibelli fatica a tenere il filo logico del discorso. Dalla sala si leva il forte il grido «voto, voto». Gibelli riprende la parola: «Stavo chiedendo in base alla mia premessa, alle parole del segretario federale, alle parole del senatore Leoni, cosa conta di più in questo momento?».
Bossi riprende la parola, la sala si zittisce, a lui segue di nuovo Gibelli: «Penso che la cosa migliore da fare sia quella di votare per acclamazione». È qui che parte un coro di «no, no, no» e «voto, voto». La situazione degenera, Gibelli distoglie l’attenzione dai contestatori puntando il dito contro qualcuno che ha un cellulare in mano e urla: «Vedete dove sono i problemi? È la gente che viene qui per registrare la lega divisa e speculare su queste cose». La registrazione si interrompe.
Ma quello che resta è l’immagine di un Bossi attonito e sbalordito. Una persona che, come ha detto Alessandro Vedani nel suo intervento: «probabilmente è circondato da troppi capetti che lo consigliano male».
Alessandro Madron
Marco Tavazzi

e.besoli

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