Lega, a Varese pace interna Ma scontro con i giornalisti

VARESE Alla serata della Lega, dove dovevano volare gli stracci tra maroniani e cerchio magico, alla fine sono stati i soliti baci e abbracci alla leghista.

Dove i colonnelli siglano la pace e la base, più o meno succube, ingoia il rospo. L’unico scontro è stato quindi quello con i giornalisti. In particolare, alla fine del convegno, c’è stato un siparietto tra gli inviati di Servizio Pubblico, la trasmissione di Michele Santoro in onda su Sky, siti internet e tv locali, e l’ex ministro Roberto Maroni.

L’inviata di Santoro ha cercato di “sfondare” il cordone di sicurezza creato dalla scorta attorno all’ex ministro, subito dopo la fine dell’incontro, quando Maroni era ancora vicino al palco, e firmava autografi al pubblico. Ne è seguito un battibecco tra il cameraman e un agente di scorta, dove sono volate anche parole grosse.

Il secondo match si è svolto fuori dal complesso, mentre Maroni stringeva la mano e continuava a parlare con i militanti. L’obiettivo di Servizio Pubblico era ottenere un commento dall’ex ministro sulla questione di Finmeccanica e delle nomine politiche.

In questa seconda fase, un altro agente di scorta ha avuto un battibecco con l’inviata, che cercava sempre di avvicinare Bobo, senza riuscirci. Per un attimo è sembrato che volessero far allontanare la giornalista. Alla fine, il siparietto si è risolto con l’ex ministro che, senza rispondere alle domande di Servizio Pubblico, si è diretto verso l’auto blu, mentre la scorta faceva da filtro con i giornalisti. L’inviata ha urlato per l’ultima volta la domanda alla volta del ministro, senza che questi rispondesse. Ma lei ha commentato: «Mi ha sentito».

Infine, ci hanno pensato alcuni militanti leghisti a chiudere la questione. E rivolti alla telecamera: «Se poteste eliminarci, lo fareste».

s.bartolini

© riproduzione riservata