Lonate Pozzolo, quando la mafia si combatte sui banchi di scuola

LONATE POZZOLO «Cosa fanno i mafiosi?». «Ammazzano, rubano, oppure costringono le persone a pagare perché se no li uccidono».
È una lezione strana quella che si è tenuta oggi pomeriggio nella Sala Bosisio dell’ex monastero di Lonate. Un centinaio di ragazzi delle terze medie hanno sentito parlare di famiglie e picciotti, cupole e mandamenti.
A chiacchierare con i ragazzi è stato Massimo Brugnone, portavoce lombardo di “Ammazzateci tutti”, associazione che da anni combatte la ‘ndrangheta.
«Vi

piace essere liberi?» «Sì!» rispondono in coro i ragazzi. «Allora bisogna rispettare le regole, chiedendosi il perché dell’esistenza di quelle regole».
Si discute di mafia e ‘ndrangheta. «I mafiosi oggi studiano tanto. Fanno master nelle migliori università del mondo, studiano legge, economia e poi tornano in Italia e ci fregano».
Legalità e rispetto delle regole passano dalle piccole cose. Dal fare la coda al bar, dal non parcheggiare in divieto di sosta, dal non andare contro la libertà degli altri. «Ma perché le regole vanno rispettate? – chiede Cristina Fossati, comandante della Polizia locale – Per stare meglio tutti quanti, in qualsiasi campo».

e.romano

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