Festa a Varese dopo il tracollo E nella Lega è subito polemica

VARESE Il travaglio per la nuova Lega spacca la sezione di Varese.
La storica “culla” del Carroccio si ritrova divisa, dopo la debacle elettorale che ha colpito il movimento soprattutto nella nostra provincia. E a innescare la scintilla dello scontro è stata la festa che i maroniani hanno organizzato, nella serata di lunedì, per celebrare la vittoria di Flavio Tosi a Verona.
In apparenza una sorta di “premio di consolazione”. Invece, a detta degli organizzatori,

tra cui l’ex direttore di Telepadania Max Ferrari, si sarebbe trattato della caduta della Lega vicina al cerchio magico e della dimostrazione che, a vincere, può essere solo la Lega maroniana.
Tuttavia, non la vedono così molti lumbard della vecchia guardia. Tra cui l’assessore varesino Fabio Binelli, critica che Binelli ha anche mandato, attraverso un messaggio in posta privata su Facebook, a Roberto Maroni in persona.
Il tenore dello scritto era: «Assurdo che festeggino in un momento di grave lutto per il movimento». «Il punto – puntualizza Binelli in merito – è che la Lega ha subito una grave sconfitta. E Tosi ha vinto non grazie ai voti della Lega, ma con le liste civiche».
Frase che, circolata nel partito, avrebbe fatto infuriare i protagonisti della serata di lunedì. «Stiamo ricostruendo un partito che i bossiani hanno praticamente affondato. Ogni giorno battiamo il territorio per ricostruire la fiducia con la gente. E ci viene detto anche che non possiamo festeggiare, quando è chiaro che il risultato di Verona è l’unico appiglio per risollevarci?» è lo sfogo che arriva dal gruppo dei maroniani.
Alla serata hanno preso parte, oltre ai militanti eretici e a buona parte della sezione varesina, anche amministratori locali come il sindaco di Morazzone Matteo Bianchi e l’assessore varesino Sergio Ghiringhelli, compagno di giunta di Binelli. Insomma, il crollo e il tentativo di costruire una nuova Lega non sembra abbia la strada spianata. Le divergenze all’interno non mancano.
E rischiano di contagiare la sezione di Varese dove finora, pur nel terremoto che ha subito il Carroccio, la segreteria di Marco Pinti è riuscita a garantire al partito. Dal canto suo, l’assessore Ghiringhelli getta acqua sul fuoco: «Ci siamo trovati in pizzeria, non certo a festeggiare. Mi hanno invitato a mangiare una pizza e ci sono andato. Non vedo quale sia lo scandalo. O dove sia il problema».
Il problema potrebbe essere rappresentato da quella minoranza di bossiani presenti nella sezione varesina.
Una decina scarsa, dicono fonti interne, su oltre cento militanti iscritti in piazza Podestà. Una presenza ininfluente, ma rischiosa per gli equilibri interni. Se infatti l’area binelliana, che pur criticando la radicalizzazione dello scontro interno si è sempre trovata più vicina a Maroni che ai bossiani, finisse per dialogare con la minoranza del cerchio magico della sezione, lo scontro sarà aperto.

s.bartolini

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