Duemila studenti in piazza L’abbraccio di Varese a Melissa

VARESE Un tam tam portato avanti attraverso Facebook, e a tempo di record gli studenti varesini si sono ritrovati in duemila, questa mattina in piazza Repubblica, per dimostrare quanto sono rimasti colpiti dalla morte di Melissa Bassi, la studentessa di Brindisi uccisa sabato mattina in un attentato che ha colpito lei e altre ragazze dell’istituto professionale intitolato a Francesca Morvillo Falcone.

«Siamo qui perché è giusto esserci, è giusto ribellarsi alla violenza che ha ucciso una che poteva essere benissimo una nostra compagna di banco» dicono molti dei ragazzi in piazza. L’idea della manifestazione è partita dall’associazione Libera e da un gruppo di studenti del liceo classico Cairoli. Libera ha ottenuto l’appoggio dell’Ufficio Scolastico Territoriale, rappresentato in piazza ieri mattina da Giovanni Resteghini e Mauro Riboni, e di Palazzo Estense, che ha concesso lo spazio e dato in prestito un impianto audio.

/> Assenti i rappresentanti dell’amministrazione comunale, anche se l’assessore ai Servizi Educativi, Enrico Angelini, ha mandato ai ragazzi una nota in cui dice di condividere gli scopi della manifestazione: «Il ricordo di Melissa e la vicinanza alla sua famiglia, la solidarietà alla scuola di Brindisi innanzitutto. Ma anche la condivisione del concetto di scuola come luogo della vita, della forza delle idee, della formazione essenziale per la crescita. A scuola si pongono le basi per dire no alla violenza: qui si sceglie e si sviluppa la vita, con un’attenzione ed un impegno quotidiani».

Perché, come hanno detto tanti dei ragazzi in piazza, «a scuola si dovrebbe morire solo di noia».

s.bartolini

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