Gallarate, rissa sfiorata per una sigaretta elettronica

Gallarate – Rissa sfiorata al Bowling di Gallarate. La causa? Una sigaretta elettronica. La storia si è esaurita in una manciata di minuti dopo l’arrivo dei carabinieri che hanno riportato la calma senza che nessuno si facesse male oppure dovesse ricorrere all’avvocato. In sintesi. Uno degli avventori ha estratto una sigaretta dal taschino e si è messo a fumare suscitando le vive proteste degli altri presenti. Tra chi indicava con il dito il divieto al fumo e chi annunciava di non voler morire giovane, il fumare sbraitava invece di essere perfettamente in regola.

Quella che stringeva tra le labbra era una sigaretta elettronica. Stando agli spot vapore acqueo e nulla più. Sigaretta che l’uomo utilizzava per vincere la sua voglia di fumare bionde reali cercando di ingannare il vizio con un palliativo. Nulla da fare. Gli altri avventori, forse anche perché indispettiti dai toni assunti dal fumatore pentito, hanno continuato ad inveire dichiarando che nemmeno le sigarette elettroniche potevano essere utilizzate nei locali pubblici. A quel punto dal Bowling è

scattata la chiamata ai carabinieri perché dalle parole pareva si stesse per passare ai fatti. Episodio chiuso. Tutto è accaduto alcuni giorni fa ma pare non essere una novità. «E’ vero – conferma Marinella Sacchi, mentre beve un aperitivo al route 66 di Gallarate stringendo una sigaretta elettronica tra le dita – Io sono uscita perché spesso ti squadrano malissimo se la accendi all’interno di un locale oppure in ufficio».

«Ed è una seccatura – aggiunge Stefania Goggi – Perché oltre al fatto che non stai davvero fumando ti tocca comunque sottostare a regole che riguardano i fumatori. Eppure la sigaretta elettronica non è vietata». Non lo è? «Non si è mai capito con esattezza», spiega Michele Morelli, oltre elettric addicted. «Noi crediamo di sì – spiega – Ma spesso ti fanno comunque uscire. Gli stessi gestori dei locali non sanno come regolarsi. Non c’è assoluta chiarezza». E allora facciamo, chiarezza: «Le sigarette elettroniche – spiegano dal ministero per la salute – Non sono equiparate a normali sigarette perché non ne hanno le caratteristiche. E’ quindi possibile utilizzarle in luoghi pubblici».

p.rossetti

© riproduzione riservata