Il mistero dei corvi impiccati Giallo nei boschi di Varese

VARESE Due corvi sono stati impiccati a un ramo di un albero, nella campagna intorno alla cascina Campaccio, lungo la via Friuli (la strada che da viale Belforte conduce alla via Peschiera, in zona depuratore). Il macabro ritrovamento segue quello, avvenuto nel mese di ottobre, di una volpe impiccata nella zona del Roccolo.
A scorgere i corpi stecchiti dei pennuti sono state le guardie ecologiche del comune di Varese: «Gli animali erano appesi per la testa –

racconta Alberto Zambon, una Gev – Certamente non sono stati i cacciatori a compiere un atto simile. Io presumo che si tratti di uccelli morti per aver ingerito del cibo avvelenato, per esempio topi avvelenati, e che sia stato poi qualche passante, un po’ burlone, a pensare a questa macabra messinscena».
Non si esclude che i corvi e la volpe siano stati esposti da qualcuno in segno di avvertimento, per tenere alla larga altri animali della stessa specie che provocano danni alle coltivazioni e che saccheggiano i pollai. Ma un residente – che vuole mantenere l’anonimato – ricorda che 15 anni fa nei boschi della zona erano stati fatti strani ritrovamenti, che facevano pensare ad atti satanici: «Si trattava di una corona di rami intrecciati intorno a un fuoco, una sorta di braciere, su cui non si sa cosa sia stato bruciato». La volpe impiccata seguiva a pochi giorni di distanza il ritrovamento da parte delle Gev di un manicotto di carne che faceva pensare a un rito voodoo. Qualche settimana fa, invece, in zona Schiranna, è stato trovato un cesto pieno di oggetti che forse rappresentavano i peccati capitali. Solo una coincidenza? Le Gev tengono gli occhi aperti. A. Mor.

s.bartolini

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