Accam, la «Silicon valley del rifiuto»

Ancora polemiche sull’inceneritore di Busto Arsizio: scendono i campo i senatori del Movimento X (ex M5S)

– Blitz dei senatori del Movimento X in Accam: «No al revamping, qui potrebbe sorgere la “Silicon Valley del rifiuto”».

Ad affermarlo sono la senatrice bustese (anzi, meglio, borsanese) il suo collega di Palazzo Madama , esperto in materia ambientale e attualmente membro della commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, entrambi ex esponenti del Movimento Cinque Stelle, oggi aderenti al Movimento X che fa parte del gruppo misto. La loro visita all’inceneritore, accompagnati dall’ex capogruppo M5S in consiglio comunale a Busto (marito della Bignami) è stata annunciata “urbi et orbi” come «ispezione a sorpresa» poco prima di presentarsi fuori dai cancelli dell’impianto di Borsano. Stupito alla notizia un altro ex Cinque Stelle, il deputato bustese , che ha commentato: «Non è un carcere, non sono obbligati a farvi entrare».

Ma il sopralluogo è stato permesso, in ossequio alla strategia della trasparenza che caratterizza da anni il mandato alla guida del Cda di Accam del presidente, che ha già più volte condotto visite di sopralluogo all’interno del termovalorizzatore. Il giudizio degli esponenti del Movimento X non si è discostato di molto da quel secco “no al revamping” che ha caratterizzato per anni l’atteggiamento dei “grillini” di Busto Arsizio.
«Non vale più la pena investire in un impianto di questo tipo, quando la tecnologia consente di usare i rifiuti davvero come una risorsa – le dichiarazioni rilasciate ai giornalisti dalla senatrice Laura Bignami all’uscita da Accam – le alternative all’incenerimento esistono, e non mi riferisco alla sola fabbrica dei materiali. Auspico una soluzione ecologica che consenta di salvaguardare i posti di lavoro. Non è un’utopia, a meno che l’obiettivo non sia quello di ottenere utili strepitosi».

La proposta dei due esponenti del Movimento X, rispetto al dibattito sul futuro dell’impianto, è chiara e ambiziosa: «Con i quaranta milioni di investimenti previsti per il revamping – spiegano – si potrebbero mettere insieme diverse tecnologie innovative per il riutilizzo dei rifiuti, ispirandosi al modello del centro di Vedelago, per rendere quest’area una sorta di Silicon Valley del rifiuto». Rifiuto pulito e non inquinante, mettendo da parte per sempre l’inceneritore: su questo fronte Bignami è pronta ad indagare sulle eventuali correlazioni tra malattie e presenza di Accam.