Agenti in borghese per il telefono alla guida

Ben venga la sanzione per chi guida mentre parla al telefono. «Ma perché non si contrastano anche altri fenomeni?» , portavoce di Forza Italia, partito all’opposizione nella città dei Due Galli, punta dritto l’obiettivo.

Il comando della polizia locale di Gallarate, ormai da due anni, utilizza pattuglie in borghese e auto civetta per contrastare la cattiva abitudine di parlare al cellulare o comunque usare dispositivi elettronici mentre si è alla guida. Una pratica nefasta, ricodano dal comando, basti pensare alla tragica fine di , morta a 32 anni, in North Carolina, il 24 aprile 2014 mentre si era concessa un selfie durante la guida: l’impatto frontale con un camion è avvenuto mentre l’ autoscatto appariva su un social network.

Gli stessi dati nazionali mettono al primo posto nelle cause di incidente l’uso di dispositivi elettronici mentre si guida, ancor prima dell’alta velocità. I dati Aci – Istat dicono che sulle reti viarie delle città si conta il 75% degli incidenti con il 42% delle vittime e il 72% dei feriti per la distrazione alla guida. Lo sanno bene gli agenti del comando di via Ferraris guidato dal comandante il quale rende noto che «se si volesse fare soltanto cassa,

sarebbe meglio puntare sulle soste: ci vorrebbe meno tempo, non si dovrebbe inseguire le auto, fermare il guidatore e contestargli immediatamente l’utilizzo del telefono». Nulla da dire per Bilardo: «È necessario reprimere le violazioni della legge», commenta. «Vorremmo però che le stesse pattuglie vigilassero anche su altri fenomeni purtroppo presenti in città, altrimenti viene da pensare che l’indirizzo politico sia, in primis, quello di fare cassa». La multa per chi guida distratto è di 160 euro (112 se si paga entro 5 giorni) con la decurtazione di 5 punti sulla patente e in due anni le sanzioni comminate sono state 547 (8 gli annullamenti a seguito di ricorso).

Per Forza Italia c’è da pensare anche «agli schiamazzi notturni, alla questua molesta, ai gruppi di alcolizzati che creano disturbo, agli sfruttatori di animali che chiedono offerte». Dal parcheggio in zona sorelle Ramonda al retro dell’ospedale in modo particolare, «è spesso impossibile non sottostare a questuanti insistenti e molesti che mettono in seria difficoltà le persone e di fatto le obbligano a comperare qualcosa o a fare l’elemosina». Bilardo indica inoltre «il degrado in via Ivrea, in via Borghi e in zona stazione: giusto oggi (ieri, ndr) alle 14.30 c’era gente stravaccata sul piazzale, ma ho potuto vedere un vigile in bicicletta in via Roma dove la situazione è solitamente sempre tranquilla».

Si chiedono insomma agenti in borghese e auto civetta anche per fronteggiare gli angoli “bui” di Gallarate dove gli stessi abitanti non ne possono più. La parola passa al sindaco con delega alla Sicurezza, ora in ferie.

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