Al derby dei Pulcini vince il buonsenso: genitori dell’Arsaghese evitano la rissa

Una partita tra giovanissimi stava per degenerare dopo una decisione contestata. Il fair play ha avuto la meglio: «Il nostro dovere è quello di trasmettere la lealtà»

– A Borgomanero il derby Torino-Juventus categoria “pulcini” si è chiuso con una vergognosa rissa tra genitori, con tanto di insulti razzisti e il ricovero in ospedale della mamma e il papà di un piccolo giocatore granata.

A Gallarate invece vince il fair play. Eppure sabato scorso, in occasione del big match del campionato pulcini 2005 tra Torino Club e Arsaghese, si è creata una situazione che – non fosse stato per il buon senso di un allenatore e dei genitori – sarebbe potuta degenerare. Cos’è successo? Piccola premessa: il match, giocato al campo sportivo di via Montello ai Ronchi di Gallarate, metteva di fronte due squadre a punteggio pieno. L’Arsaghese di mister Farinella e il glorioso Torino Club di Gallarate.

Parliamo di squadre composte da bambini di 10 anni, ma il match era parecchio sentito, proprio per la qualità delle due formazioni in campo. Seconda premessa, importante: a questi livelli la federazione impone l’autoarbitraggio, vale a dire che tocca alla squadra ospitante (in questo caso il Torino Club) tenere il cronometro e fischiare i falli da punire. Arriviamo al dunque. Sono le ultime battute di gioco, l’Arsaghese è in vantaggio 1-0. A una manciata di secondi dalla fine un difensore dell’Arsaghese anticipa un attaccante del Torino Club, spedendo il pallone in fallo laterale. L’intervento, parso a tutti assolutamente regolare, viene sorprendentemente giudicato falloso dalla panchina del Torino Club: che non solo decreta la punizione, ma alla velocità della luce lancia in campo un pallone per permettere ai piccoli granata di battere rapidamente il calcio piazzato.

Che viene tirato mentre il portiere dell’Arsaghese è fuori dai pali per gridare all’arbitro “Non era fallo!”. Quindi a porta vuota e senza barriera. Morale della favola: il Torino Club pareggia all’ultimo secondo, con una punizione giudicata dai più inesistente, e per giunta con la porta avversaria sguarnita e senza la barriera. Per la panchina granata però è tutto regolare: l’1-1, maturato in circostanze bizzarre, viene comunque convalidato. Ci sono le condizioni per un parapiglia, anche perché in campo i pulcini dell’Arsaghese protestano. Ma a spegnere sul nascere l’incendio ci pensa mister Farinella, tecnico degli ospiti, che con grande saggezza calma i suoi ragazzi. «Evitando così – sottolineano alcuni genitori – risvolti spiacevoli attorno alla partita. I nostri bambini hanno già imparato il valore della lealtà. Che crediamo sia un compito di tutti, giorno dopo giorno, insegnare ai nostri figli. A questa età ai bambini va innanzitutto insegnato che il divertimento non può prescindere dalla correttezza».