«Alle medie si può sognare in grande il lavoro del futuro»

Righi, Don Rimoldi e Salvemini lanciano il primo “Salone della professione” per i ragazzi. La preside: «Conoscere permette di scegliere»

– «Credo che i nostri studenti debbano saper immaginare la loro professione. Il loro futuro. Fare sogni alti, avere obiettivi alti». è la dirigente degli istituti secondari di primo grado Righi, Don Rimoldi e Salvemini. Per farla più semplice siamo alle scuole medie.
Precisamente in terza media. «Qui gli studenti compiono un passo fondamentale per il futuro. Scelgono oggi il corso di studi che li poterà ad essere dei professionisti domani. Ciò che manca a mio parere è però un metodo concreto che possa portare i ragazzi a toccare con mano, in modo reale e diretto, il tipo di lavoro nel quale immaginano o sognano di impiegarsi».

E la preside Rossi ha trovato una soluzione: un Salone della professione che oggi alle Righi, con presentazione nell’aula magna delle scuole Mazzini di quella che è una prima assoluta per la città di Varese. «Sì – conferma Rossi – è un debutto, se vogliamo chiamarlo così. Mai prima di oggi a Varese è stata promossa un’iniziativa così».
Come funziona? «Abbiamo iniziato questo percorso mesi fa – spiega la dirigente – Sono coinvolti in tutto 125 studenti. Il primo passo è stato quello di far loro visitare quattro aziende presenti sul nostro territorio. Abbiamo potuto fare queste “uscite sul campo” grazie alla collaborazione di Univa che ci ha messo in contatto con queste importanti realtà del territorio facendo in modo che i ragazzi potessero visitarle e capire cosa viene prodotto, quali tipi di professionalità sono richieste e soprattutto quale orientamento scolastico seguire per poter un giorno intraprendere queste professioni».

, presidente Univa meno di due mesi fa aveva sottolineato, rivolgendosi proprio agli studenti varesini, di imparare a conoscere le realtà produttive del territorio partendo da queste informazioni per costruire il loro percorso di studi.
Univa dunque si è resa disponibile a collaborare a questa parte dell’orientamento scolastico di queste tre scuole secondarie di primo grado coordinato dalla dirigente Rossi. Il clou del progetto, però, arriverà oggi.
«Quello che andremo a realizzare sarà un vero e proprio salone della professione –

spiega la dirigente – dove saranno presenti 25 professionisti diverse, con professionisti dei vari settori a disposizione dei ragazzi. Parliamo di professionisti che oggi operano nel mondo del lavoro. Sono attivi, contemporanei, aggiornati sull’evoluzione che le professioni che svolgono hanno subito nel corso del tempo». Dall’architetto all’ingegnere, al meccanico, al parrucchiere, all’informatico.
All’appello non manca nessuno. «Saranno loro a guidare i ragazzi – spiega Rossi – Gli studenti saranno divisi in gruppi e accederanno in modo diretto alle professioni attraverso chi le svolge. Non stiamo parlando di incontri teorici – aggiunge Rossi – qui la professione sarà osservata sul campo».
Rossi del resto aveva detto che ai ragazzi per potersi immaginare il futuro lavorativo avevano bisogno di concretezza.

Oggi la concretezza la farà da padrona. Agli studenti saranno svelati tutti i trucchi del mestiere, le strade da seguire, quali sono le difficoltà da superare e soprattutto quale percorso di studi costruire per sbarcare tra qualche anno nella realtà lavorativa che hanno sognato.
«Questa per me è una sfida – conclude Rossi – che sono motivata a vincere. Ai ragazzi è stato detto ovviamente di seguire tutti gli open day degli istituti superiori. Ma io penso che, se diamo loro una visone vera di ciò che è possibile realizzare, avranno un vero strumento per sognare in grande».
«Perchè non si sceglie una scuola superiore repuntandola più facile di un’altra oppure perchè si è appassionati di una sola materia. È una visione parziale. Io voglio che scelgano dopo aver visto il “tutto” dal vivo».