Arriva il pedaggio. E anche l’autovelox

Cartelli di avviso sulla tangenziale di Pedemontana, ma per ora il rilevatore di velocità non c’è. In futuro, però, sarà vietato sgarrare: il dispositivo arriverà. E crescono i timori per novembre

Pedaggio sì, autovelox, no. Ma per poco. Per ora sulla Pedemontana A60, che unisce Varese a Lozza, non ci sono autovelox. Ma Pedemontana afferma che in futuro i dispositivi potrebbero essere installati, con lo scopo di fare rilevazioni, ma anche per sanzionare. Quanto lontano sia quel «futuro» Pedemontana non sa dirlo, ma potrebbe trattarsi di qualche settimana, come di qualche mese. I cartelli comparsi in galleria, quelli con scritto «controllo elettronico della velocità», sono stati messi perché il nuovo sistema Free Flow che sarà attivo dal primo novembre, è dotato di apposite strutture di sostegno che coprono l’intera carreggiata.

Su tali ponti di ferro sono installate apparecchiature tecnologiche che consentono di fotografare e rilevare le targhe di tutti i veicoli in transito. I dati rilevati vengono poi trasmessi al sistema centrale per la successiva individuazione del proprietario e del costo del pedaggio. «I cartelli servono per dire agli automobilisti di fare attenzione, perché l’area è videosorvegliata, e un illecito può essere quindi comunicato a chi di competenza» spiega Pedemontana. Il timore è che gli automobilisti,

per evitare il pedaggio e l’autovelox, vadano a incolonnarsi sulle strade di viabilità locale. Cosa che per i comuni che abitano in quella zona sarebbe la beffa dopo il danno. Per anni, infatti, i residenti hanno sopportato i disagi dovuti alla costruzione della A60, nella speranza di veder alleggerito il traffico sulle strade comunali. Adesso rischiano di trovarsi l’imponente infrastruttura e anche il traffico che c’era prima. «Per le compensazioni abbiamo fatto una piccola battaglia, ottenendo quello che avevamo chiesto, evitando norme contrattuali che non ci piacevano – afferma , sindaco di Lozza – Riguardo al pedaggio, al momento c’è preoccupazione, perché potrebbe implicare un aumento del traffico, con danni per la viabilità locale. In quel caso combatterò altre battaglie». Per quanto riguarda l’autovelox,«è chiaro che è un disincentivo ulteriore, ma si tratta di un dispositivo che viene usato anche per la sicurezza. La cosa che mi sembra più importante sottolineare è che stiamo parlando di un tratto di strada breve, che non porta in Svizzera come avrebbe dovuto. Avendo subito tanti disagi in questi anni, mi sembra una beffa ritornare al traffico che più o meno c’era prima». Free Flow è un sistema di esazione nuovo, che consente al viaggiatore di percorrere l’autostrada senza doversi fermare al casello. Per pagare bisognerà essere clienti Telepass o aderire al sistema di pagamento Conto Targa (tale sistema può essere attivato già dalla seconda metà del mese di ottobre).

Malgrado siano più scomode, sono previste anche modalità di pagamento per chi non si è registrato: una possibilità è recarsi al punto verde di Mozzate, sull’autostrada Pedemontana Lombarda A36, con un documento di riconoscimento e il libretto di circolazione del veicolo. Il pagamento del pedaggio deve essere effettuato entro 15 giorni dalla data di ciascun transito. Trascorso tale periodo senza che il pagamento abbia avuto luogo Autostrada Pedemontana invierà un sollecito. Il codice della strada prevede una sanzione da 83 a 380 euro per chi non paga il pedaggio nei termini previsti.