Bambini adescati vicino alle scuole Adesso l’allarme divide i genitori

L’allarme per la coppia che avrebbe cercato di adescare tre bambini a Malnate, pochi giorni fa, è partito da Facebook e sul social network ha scatenato dibattiti e preoccupazioni anche fuori Malnate. I carabinieri sono partiti con le verifiche del caso, anche se per ora alla stazione di Malnate o al comando di Varese non sono pervenute denunce o segnalazioni relative al fatto riportato.

L’appello di , apparso sul profilo del papà malnatese e rimbalzato poi sul gruppo «Sei di Malnate se…», ha fatto però subito scattare la psicosi, e su Facebook i commenti alla notizia non si sono fatti attendere, così come le decine di condivisioni, anche da residenti in comuni vicini.

Bernasconi, nel proprio post, riportava un racconto del figlio più piccolo, secondo cui, nel pomeriggio di martedì, una coppia tra i quaranta e i cinquant’anni avrebbe cercato di adescare tre bambini che giocavano tranquillamente nel piccolo campo sportivo accanto alla scuola media del paese. I piccoli si sarebbero rivolti a dei ragazzi più grandi dall’altra parte del campo, in cerca di aiuto, e la coppia si sarebbe dileguata.

Il racconto, che arriva a pochi mesi da un episodio simile accaduto sempre a Malnate, non ha tardato a far scattare dubbi e paure nei genitori malnatesi su Facebook.

Perché, dicono, non si può stare tranquilli «nemmeno in pieno giorno! E questa è la Città dei Bambini!», scrive , contestando una delle iniziative al centro dell’attenzione dell’amministrazione comunale. risponde subito, stroncando sul nascere l’aspetto politico: «Cosa c’entra ora la città dei bambini – scrive – io penso che ognuno dovrebbe stare attento anche a mandare un bimbo “piccolo” da solo in giro. Non è una novità, era già successo fuori dalle scuole….e hanno messo i carabinieri in borghese in giro».

La discussione, quindi, si sposta su un problema sentito da ogni genitore: qual è la linea di confine tra il dare fiducia ai propri figli, lasciandoli magari andare avanti e indietro da scuola da soli, e la trascuratezza, il lasciarli in balìa dei pericoli in agguato fuori dagli ambienti protetti di casa, scuola, parrocchia? «Quand’ero bambino – interviene ancora Arrivabeni – si poteva giocare in piazza, senza problemi. Adesso ci vogliono i carabinieri come scorta! Che schifo!»

Il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Malnate, , cerca di tranquillizzare i genitori: «Fortunatamente queste segnalazioni non sempre si rivelano fondate. Noi continuiamo, ogni anno, ad organizzare incontri formativi per i ragazzi dai quattro ai quattordici anni, per insegnare loro a tenere gli occhi bene aperti».

Sul post di Bernasconi, intanto, arrivano commenti che esprimono solidarietà, ma lui tranquillizza: i bambini stanno bene, «solo un po’ di spavento». Del resto, hanno seguito la raccomandazione più classica di ogni genitore: non accettare caramelle dagli sconosciuti.

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