«Basta con le bugie su Pedemontana»

Lotti, braccio destro di Renzi e guida del Cipe, ieri a Varese per sostenere la corsa di Marantelli: «Maroni sbaglia, non è compito mio trovare soldi»

– Tangenziale di Varese, ormai è guerra. Il sottosegretario, che guida il Cipe, smentisce il governatore : «Le bugie hanno le gambe corte. Non è compito del Cipe togliere il pedaggio». Ma nel vertice con i sindaci spunta un’ipotesi di soluzione: serve un nuovo piano economico-finanziario, in cui sia il governo che la Regione si impegnino a coprire i mancati introiti. Non poteva che essere il caso dei pedaggi di Pedemontana e tangenziale al centro dell’incontro di ieri con Luca Lotti, braccio destro del premier a Palazzo Chigi, venuto a Varese per sostenere il candidato alle primarie .

«So di essere stato sollecitato sul tema dal presidente Maroni – ammette Lotti – gli avrei voluto replicare ma non mi ha fatto fisicamente pubblicare la risposta sul suo profilo Facebook, visto che contrariamente ai nostri nel suo la risposta non è libera. Io non voglio far polemiche, se Maroni si dimostra disponibile a collaborare come ha dimostrato con Brebemi, ma le bugie hanno le gambe corte. Il Cipe non può togliere il pedaggio. Il Cipe riceve da Cal il piano economico-finanziario su cui sta in piedi la realizzazione di Pedemontana,

e il piano fornito da Cal prevedeva il pedaggio. Se poi domani mattina arrivasse una richiesta di rivedere il Pef, prometto a Maroni che lo metterò al primo punto della prossima riunione del pre-Cipe per discuterne». Resta il fatto che, ammette Lotti, «il Cipe non ha risorse per togliere il pedaggio». Anche perché, ribadisce il sottosegretario, «il Cipe non ha questo compito. Ma come abbiamo fatto con la Brebemi, se la Regione vuole cambiare il Pef, ce lo dice e noi lo portiamo al Cipe». Su questo tema interviene con parole chiare anche Marantelli: «Ricordo che il governo Berlusconi 2001-2006, quello a maggior trazione lombarda della storia, in cinque anni su Pedemontana mise zero risorse, questa è la realtà, mentre nella prima finanziaria di Prodi furono stanziati 1,2 miliardi con il sistema del federalismo infrastrutturale. E l’obiettivo allora era di eliminare i pedaggi con i risparmi sulle opere».

Un piano finanziario poi modificato, ricorda Marantelli, «nel 2009, quando il nuovo Cda di Pedemontana reintroduce i pedaggi. Non contesto quella decisione, in tempi di finanza terremotata e con problemi di bancabilità, e non più tardi di un anno fa grazie a Lotti Pedemontana ha beneficiato di una defiscalizzazione da centinaia di milioni di risparmi». Ecco perché Marantelli prova a trovare una via d’uscita al problema: «Quelle di Varese e Como sono le uniche tangenziali a pagamento, le più care d’Italia, non mi sembra giusto – afferma il deputato Pd – ma affrontiamo il problema con cultura di governo e soluzioni, come ad esempio l’allungamento della concessione. Ma non si può liquidare il problema dando colpa al Cipe. Quando Delrio incontrerà Regione Lombardia mi auguro che l’approccio sia collaborativo. Basta un po’ di buonsenso per affrontare e risolvere questo problema».

Al termine dell’incontro pubblico, Lotti ha incontrato i sindaci presenti (tra cui di Lozza e di Malnate, che ha chiesto a Maroni di «riconoscere la non sostenibilità del piano economico a suo tempo presentato») per prospettare una soluzione. Che dovrà passare inevitabilmente «da una sinergia tra Regione e governo», come sintetizza Licata. In parole semplici, la richiesta avanzata è quella di doversi impegnare insieme mettendo risorse per arrivare finalmente a togliere il pedaggio.