“Benvenuti al Nord” non solo un film Le Poste chiamano personale dal Sud

“Benvenuti al Nord”, a Busto Arsizio è realtà. Di fronte alla carenza di personale generalizzata in Lombardia, provincia di Varese inclusa, Poste Italiane “importa” personale dalle regioni del Sud, dove spesso ci sono dipendenti in sovrannumero. «L’azienda sta rispondendo alle esigenze degli uffici postali lombardi» sottolinea , segretario di Uilposte.

In questo momento ad esempio a Busto Arsizio ci sono due giovani originari della Campania, ex dipendenti di un’azienda che effettuava in appalto esterno i servizi di consegna a mano delle raccomandante e dei pacchi, servizi che nel frattempo sono stati reinternalizzati, che hanno accettato un contratto a tempo determinato da un anno nel recapito (il termine tecnico per definire i “postini” che effettuano le consegne), trasferendosi al Nord. Come , il personaggio del napoletanissimo del fortunato film di , impiegato alle Poste che cambia vita e si trasferisce al Nord per lavorare al fianco del collega interpretato da .

Non è un fatto isolato, visto che pochi giorni fa avevamo dato conto della notizia di una serie di trasferimenti al Nord, tra cui anche a Busto Arsizio, per i dipendenti assunti e non confermati in Puglia, poi reintegrati su decisione del giudice del lavoro.

In quel caso però l’imposizione dell’azienda è stata oggetto di ricorso, perché le destinazioni sono state giudicate troppo lontane dal Comune di residenza. «In questi anni non si sono fatti più concorsi alle Poste – ammette Ovidio Di Paolo, sindacalista bustese di Uilposte – in quanto l’azienda ha reintegrato circa 40mila persone in tutta Italia in seguito ai ricorsi al tribunale del lavoro. Ora con la nuova legge che permette le assunzioni a tempo determinato senza causale qualcosa dovrebbe cambiare».

Attualmente il personale di Poste Italiane presenta notevoli lacune in tutte le più grandi regioni del Nord, «tra le 300 e le 400 unità in tutta la Lombardia, tra recapito e sportelleria», fa sapere Di Paolo. Il problema tocca anche la provincia di Varese. «Ma l’azienda sta rispondendo, con una serie di assunzioni a tempo determinato, non solo per i periodi estivi. Qualcosa finalmente sta cambiando a livello centrale» sottolinea l’esponente di Uilposte, ottimista sul fatto che le carenze possano essere presto coperte. «Possono candidarsi anche i giovani, mandando online il loro curriculum». Nuove opportunità arrivano anche grazie al ritorno “in casa” di alcuni servizi prima appaltati.

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