Bici legate ai pali? Sì con riserva

Regolamento di polizia locale al vaglio delle commissioni comunali. “Salvi” velocipedi e artisti di strada. Tanti emendamenti da discutere

Regolamento di polizia urbana, in consiglio si sentono un po’ tutti comandanti di polizia locale. Troppi emendamenti da discutere: il regolamento slitta. Intanto arrivano le prime novità: sono salve le biciclette “posteggiate” legate ai pali, ma anche gli artisti di strada, che potranno esercitare liberamente, «purché in meno di tre alla volta e senza creare disturbo».

Prima seduta di discussione nelle commissioni congiunte lavori pubblici e affari generali per il nuovo regolamento di polizia urbana, predisposto dal comandante di polizia locale per aggiornare le norme e le prescrizioni sul decoro e la vivibilità di strade e piazze della città.
Dopo le prime contestazioni su alcune norme ritenute troppo rigorose – ad esempio il divieto di lasciare le bici parcheggiate vicino ai pali della luce e dei cartelli stradali, che viene salvato da due emendamenti,

uno di (Lega Nord: «Purché non crea disagi») e uno del Pd («Purché entro 100 metri non ci siano posteggi per le bici») – i consiglieri comunali di tutti i gruppi si sono sbizzarriti presentando una valanga di proposte di modifiche.
Troppe per valutarle in una sola seduta di commissione: così il regolamento, che avrebbe dovuto essere approvato già questa sera in assemblea, slitta alla prossima seduta. Intanto ci sono già le prime decisioni sugli emendamenti discussi.

Ad esempio, non viene accolta la proposta del presidente del consiglio comunale di vietare il transito delle biciclette nell’isola pedonale del centro storico («Quando il centro è pieno di gente, rappresentano un pericolo per i pedoni – sostiene Cornacchia – dovrebbero essere condotte a mano»), ma anche il passaggio con «animali non propriamente domestici», visto che lo stesso presidente afferma di aver visto «una persona a cavallo attraversare tutta la zona a traffico limitato».
Sempre Cornacchia invece si fa passare l’emendamento a favore degli artisti di strada: potranno svolgere «attività artistiche e ricreative a offerta libera» senza autorizzazione, purché non intralcino la circolazione e non siano in gruppi di tre o più persone. Esclusi invece i mestieri girovaghi, come la vendita dei fiori.
Ma le proposte sono molteplici. Speroni è il più prolifico: ad esempio, chiede di non vietare indiscriminatamente la raccolta di indumenti, ma di vietare di sedersi con i piedi sulle panchine. (Lega Nord) se la prende con “punkabbestia” e circhi con animali, chiedendo di «vietare su tutto il territorio comunale l’utilizzo di animali nelle attività di questua nonché negli spettacoli viaggianti».