Botte alla mamma di ottant’anni: il figlio cinquantenne aveva sete

Il fatto è avvenuto nella notte tra sabato e domenica: l’uomo, precario e con problemi economici, è stato denunciato dai Carabinieri per maltrattamenti

Vuole i soldi per andare a bere: botte alla madre ottantenne. L’uomo denunciato dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Varese per maltrattamenti. Il fatto è avvenuto nella notte tra sabato e domenica a Varese, non lontano dal centro cittadino.

Il figlio non prodigo in questione ha 51 anni. A quanto pare non ha un lavoro stabile, ha problemi economici e spesso alza il gomito. Non sarebbe nuovo ad aggressioni di questo tipo ai danni dell’anziana madre pensionata, che sulla sua pensione non proprio lauta conta per vivere.

I carabinieri sono intervenuti su input dei vicini di casa. Dall’abitazione della pensionata arrivavano urla e richieste d’aiuto. E non era la prima volta che fatti simili si verificavano in occasione di una visita del figlio alla madre. Alla donna è stato detto di tutto, è stata insultata, definita dal figlio fuori controllo in ogni modo possibile. È stata a quanto pare anche definita un peso a causa dell’età, una cosa inutile. È stata minacciata: «Ti

faccio male, giuro che ti ammazzo», il figlio si sarebbe rivolto a lei in questi termini. E dopo gli insulti e le minacce sono arrivate le botte. L’anziana è stata strattonata, spinta, fatta cadere. I carabinieri sono arrivati in un lampo e hanno bloccato il figlio prima che questi potesse fare ancora più male all’anziana. La donna, grazie al tempestivo intervento dei militari, se l’è cavata con lesioni lievi. Senza i carabinieri, visto la piega che la visita del figlio aveva preso, le cose sarebbero andate decisamente peggio.

L’anziana è stata accompagnata in ospedale dove le sono state prestate le cure del caso. Il figlio cinquantunenne è stato denunciato per maltrattamenti. Per gli inquirenti l’uomo ha aggredito la madre per futili motivi. Il cinquantunenne parrebbe essere stato a caccia di denaro, parliamo di pochi euro, dieci, venti, persino monetine qualora fosse riuscito ad arraffarle, per poterseli bere. Stando alle testimonianze raccolte il figlio era uso avere questi atteggiamenti con l’ottantenne impossibilitata a difendersi. Che ha cercato in ogni modo di aiutarlo a cambiare, ha cercare un lavoro stabile. Lo ha anche sostenuto economicamente come ha potuto. Il no dell’altra sera è stato dettato dall’amore, un no detto a una richiesta di spiccioli che in ogni caso avrebbero danneggiato il cinquantunenne. Non è escluso che in seguito alla denuncia, qualora la vittima dovesse segnalare altri episodi, l’autorità giudiziaria possa chiedere al gip provvedimenti restrittivi a carico dell’uomo quali, ad esempio, il divieto di avvicinarsi alla madre. Il cinquantunenne, intanto, dovrà vedersela con un’accusa seria: il reato di maltrattamenti, infatti,avviene quando la condotta violenta nei confronti del famigliare viene reiterata nel tempo. Stando a quanto contestato l’uomo aveva già aggredito la madre in modo violento in altre occasioni.