Botte e minacce per il Ramadan Arrestato a Busto un tunisino

Il 21enne non voleva che la sorella, di un anno più giovane, uscisse a pranzo con le amiche nel mese sacro: schiaffi e una katana puntata alla gola

I Carabinieri di Busto Arsizio hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e minaccia aggravata un 21enne di nazionalità tunisina, residente in città, con numerosi precedenti di polizia per reati contro la persona e inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti. I fatti che hanno determinato l’arresto sono avvenuti giovedì scorso, 25 giugno, quando lo straniero, al termine di un litigio avuto con la propria sorella convivente per questioni di religione: la 20enne voleva uscire a pranzo con alcune amiche in periodo di “ramadan”.

Il fratello, infuriato, ha iniziato a schiaffeggiarla prima di impugnare una katana giapponese, puntandogliela alla gola e minacciandola di morte in caso di disobbedienza ai precetti religiosi musulmani. La vittima è riuscita a fuggire dal familiare violento e a chiudersi a chiave nella propria camera da dove, in preda al panico, ha telefonato al 112 chiedendo aiuto. A quel punto una pattuglia di Carabinieri si è precipitata alla sua abitazione dove è stato trovato il giovane straniero, ancora in stato d’agitazione, con l’arma bianca precedentemente utilizzata. Subito immobilizzato dai militari, l’aggressore è stato arrestato e portato al Carcere di Busto. La vittima, invece, visibilmente in preda al panico, è stata immediatamente trasportata presso il Pronto Soccorso dal quale è stata dimessa con alcuni giorni di prognosi per le lesioni riportate a seguito dell’ennesima aggressione subita tra le mura domestiche.