Bufera Ncd, aria di crisi anche a Busto

Farioli non vuole correre rischi: lettera a tutti i consiglieri per chiedere consenso: «Potrebbe crearsi una maggioranza più estesa ed efficace contro i colpi di coda»

Maggioranza in crisi, o forse no. Ora anche Farioli è pronto a lanciare il suo “manifesto”. «Per la città. Verso il 2020». Sono prove tecniche di larghe intese, per sfuggire ai diktat delle segreterie di partito e delineare una prospettiva di continuità dopo il 2016: «A Busto nessuna forzatura – annuncia il sindaco – l’ultima cosa che vorrei, per questa fine di mandato, è galleggiare. Non per me ma per il ruolo che la città si è ritagliata su tanti temi».

Ad oggi a Palazzo Gilardoni non è pervenuta «nessuna comunicazione o richiesta ufficiale» di estromissione di Ncd dalla maggioranza, come invece è successo a Varese, anche se l’input della segreteria provinciale di Forza Italia è stato già trasmesso dal coordinatore cittadino al sindaco Farioli. Il quale ieri si è sentito al telefono con il suo omologo del capoluogo , impegnato a trovare una soluzione alla crisi di maggioranza invocata da leghisti e azzurri in risposta all’accordo

provinciale di Ncd con il Pd per Villa Recalcati. Ma se a Busto la verifica di maggioranza sembra assai più anestetizzata che non a Varese, il rischio di un precipitare degli eventi è da scongiurare. Così venerdì a tutti i consiglieri comunali il sindaco ha fatto avere una lettera-fiume in cui «partendo da una maggioranza coesa» auspicava che «su alcuni temi» (quella sera si parlava della cessione delle reti di distribuzione del gas) il consenso in consiglio potesse andare «al di là degli stretti confini» degli schieramenti di maggioranza e opposizione. Un invito che ora diventa più esplicito: «Il punto è quale idea di città vogliamo costruire in vista del 2020 – sostiene Farioli alla vigilia delle celebrazioni per i 150 anni di Busto Città – in una fase in cui centrodestra e centrosinistra si mischiano, e in cui su alcuni temi ci confrontiamo con sindaci di diverso schieramento, potrebbe crearsi una maggioranza più estesa, efficace anche rispetto a certi improvvidi colpi di coda».

Il riferimento è chiaramente al voto sul bando per la riscossione dei tributi, in cui la Lega dopo aver minacciato un voto contrario ha strappato un compromesso. L’obiettivo sarebbe combattere quella «dittatura del pensiero unico, come la chiama Veneziani, che non guarda né al futuro come prospettiva né al passato come riferimento, ma solo al presente. Ma io – afferma Farioli – non intendo essere legato al contingente e alle piccole querelle di bottega. È per una sorta di istinto etico che mi piacerebbe che ci fosse un indirizzo e una visione di una città che possa avere e mantenere un suo ruolo in vista del 2020».