11 Dic 2014
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Era l’inizio di novembre quando E-Vai, società che fa capo al gruppo TreNord, ha avviato il servizio: due auto elettriche e una ibrida posteggiate davanti alla stazione di piazza Giovanni XXIII.
Veicoli che chiunque può prendere a noleggio, riconsegnandole in una qualunque delle stazioni di car sharing attive in Lombardia. Ebbene, il bilancio dei primi trenta giorni di attività parla di un prestito al giorno, della durata media di tre ore ciascuno.
Quasi metà delle richieste arriva da persone che utilizzano l’auto in città, o che comunque la riconsegnano di fronte alla stazione. Altrettanti, invece, coloro che utilizzano l’auto per andare a Malpensa e prendere l’aereo, approfittando del punto E-Vai presente in aeroporto.
Molto meno, invece, quelli che usano l’auto elettrica, che può entrare in Area C, per andare a Milano.
«L’utilizzo verso Malpensa era quello che ci sembrava più utile per tante buone ragioni», afferma Colombo, «non mi stupisce che questo sia uno degli usi più frequenti». C’è da dire, però, che si tratta di un noleggio al giorno. Non molti in una città con più di 50mila abitanti. «Onestamente non avevamo delle aspettative sul numero degli utenti», replica l’esponente dell’esecutivo di centrosinistra, «E-Vai ci ha sempre detto che è un servizio che cresce». Nel senso che «non funziona come per i negozi, che vivono un momento di boom iniziale, ma partono da un piccolo numero per crescere».
Non si trattasse di auto elettriche, si potrebbe dire che si comportano come un diesel. Per contribuire alla diffusione del servizio «dovremo trovare dei momenti di rilancio, anche con degli eventi da organizzarsi la prossima primavera». Per il momento «abbiamo dato spazio al tema sul prossimo numero del giornalino comunale».
Per quanto sia necessario far conoscere la possibilità di utilizzare queste auto anche fuori città. Ad esempio per chi deve partire da Malpensa e avrebbe la possibilità di arrivare in treno a Gallarate, quindi prendere un auto di E-Vai per raggiungere l’aeroporto.
All’apertura del servizio, il sindaco ipotizzava di far utilizzare il car sharing ai dirigenti comunali. Sviluppi? «Per ora no, abbiamo le nostre auto. Quando si tratterà di sostituirle varrà la pena pensare a soluzioni di questo tipo».
