«Cara Grazia, noi siamo con te» solidarietà in vetrina nei negozi

Continua la raccolta fondi per aiutare la donna a rischio sfratto e il figlio malato
Dalla Casa del Disco al Bologna, sono in tanti. Loca: «Ci hanno aiutato, aiutiamo lei»

Anche i commercianti e gli esercenti di Varese sono con lei. C’è la fila in città per aiutare e il figlio Stefano a ricominciare da capo, lasciandosi alle spalle quel pesante debito accumulato nei confronti di Aler (8.500 euro) che pende come una spada di Damocle sulla possibilità di un nuovo futuro.
Giovani, anziani, varesini e non. E anche il popolo della Rete. Decine e decine di persone si stanno mobilitando per loro e per promuovere la raccolta fondi lanciata solo tre giorni fa dall’hashtag #VareseperGrazia.

Una raccolta fondi che si pone l’obiettivo di raggiungere la cifra che la donna, residente con il figlio, affetto da una patologia neuropsichiatrica, a San Fermo in una casa popolare, deve per saldare il proprio debito.
Una corsa solidale partita dai tanti varesini che nei giorni scorsi hanno letto della signora Grazia, della sua storia disperata ma sincera che ha fatto breccia nel cuore di tanti. Ma nonostante in molti si stiano spendendo per cercare di estinguere la sua morosità,

c’è ancora tanta strada da fare prima di raggiungere la quota prefissata.
Così, sono scesi in campo commercianti ed esercenti che intendono promuovere tra i proprio clienti questa causa.
Dal noto bar di piazza Monte Grappa, il “Tenente”, che ha esposto lo striscione dell’hashtag “VareseperGrazia”, alla Casa del Disco che sta sensibilizzando grandi e piccini sulla pagina Facebook del proprio negozio. Anche la titolare dei negozi di abbigliamento “3ND World”, Yvonne Rosa, che la scorsa settimana ha regalato a Stefano il necessario per potergli permettere di giocare a calcio anche nella stagione invernale, sta pensando a iniziative pubbliche per raccogliere donazioni.
Nella lista dei sensibili, non mancano Federico e Elena, i due coniugi gestori della Tigelleria in via San Martino.
Anche , titolare dell’hotel-ristorante “Bologna”, si sta esponendo in prima persona per sensibilizzare clienti e amici. C’è poi “Loca Ubriaca”.
«Quando un paio di mesi fa il locale si è trovato in difficoltà, Varese si è mobilitata per noi – spiega, titolare del locale – Ora noi ci mobilitiamo per Grazia». Alla lista degli “angeli custodi” di Grazia e Stefano si aggiunge l’associazione Aime (Associazione Imprenditori Europei) intende promuovere la raccolta fondi.

Il ristorante Bologna è con Grazia

Il ristorante Bologna è con Grazia

(Foto by Varese Press)

«Racconteremo la storia della signora Grazia ai nostri associati – racconta Pomi, vice presidente dell’associazione – e li inviteremo ad aderire alla cordata solidale».
Ricordiamo che per fare la vostra donazione la procedura da seguire è molto semplice: basta effettuare un semplice bonifico bancario sul conto corrente bancario dell’UniCredit intestato all’Associazione Nazionale City Angels Italia, agenzia di Varese in via Cavour, al codice Iban IT 93 P 02008 10806 000100725725.
Per essere certi che questi soldi verranno destinati a sostegno di Grazia Bagnoli, come causale è necessario precisare l’hashtag creato ad hoc per questa iniziativa: “VareseperGrazia”.