Cara politica, quanto mi costi? Il conto dice 366mila euro

Nella città dei Due Galli la democrazia costa 366mila euro. Tanto si spenderà nel 2013 tra indennità degli amministratori, gettoni di presenza, compensi dei revisori dei conti. Ma anche per il bollettino comunale, la partecipazione democratica e la consulta per le pari opportunità.

La previsione è contenuta all’interno del piano esecutivo di gestione, elenco dettagliato di tutte le spese messe in conto per il funzionamento della macchina comunale. E segna un incremento di 10mila euro rispetto al 2011, annata per la quale i dati riguardano costi effettivamente sostenuti.

La voce più significativa riguarda gli “stipendi” del sindaco e dei suoi assessori, che pesano sul bilancio comunale per 240mila euro. Una cifra ridotta rispetto ai 268mila euro spesi nel 2011, anno in cui le elezioni hanno portato in carica il nuovo esecutivo di centrosinistra. Ma in aumento se si guardano i 200mila euro utilizzati nella scorsa annata, sulla quale pesavano però i tagli imposti per il mancato rispetto del patto di stabilità.

Oltre agli assessori, anche i consiglieri comunali ricevono un compenso per la loro attività. Si tratta in questo caso di un gettone di presenza, concesso per la partecipazione a ogni seduta dell’assemblea civica o delle commissioni. Per quest’anno si ipotizza una spesa di 56mila euro. Rispetto agli anni passati, il dato oscilla, ma di poco: 54mila euro nel 2011, 60mila l’annualità successiva.

Dimezzata la spesa per le indennità di missione, rimborsi per gli amministratori che viaggiano per svolgere attività legate al comune: dai 3.870 euro del 2011, quest’anno si scende a 2mila euro. È cresciuto, invece, il compenso garantito ai revisori dei conti. Ovvero a quel team di professionisti che esamina la regolarità del bilancio comunale. La loro prestazione costerà quest’anno 40mila euro, contro i 30mila spesi nel 2011.

Ci sono poi alcune spese ripristinate, piuttosto che introdotte del tutto, dall’attuale giunta. Durante l’anno delle elezioni non venne mai pubblicato il bollettino comunale “La giunta informa”. Ripristinato nel 2012, è costato 30mila euro, spesa che quest’anno si punta a dimezzare, portandola appunto a 15mila euro.

La consulta per le pari opportunità, organismo nato con la giunta di , riceverà quest’anno per la prima volta un finanziamento. A disposizione dell’organismo guidato da ci sono 3mila euro. Le spese di partecipazione democratica, volute da questa amministrazione, ammontano invece a 10mila euro. E sono in calo di oltre il 30 per cento rispetto ai 15mila stanziati nel 2012.

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