Casa Calcaterra Cantiere in autunno

Recupero di casa Calcaterra, dal consiglio comunale arriva il primo “sì”. Previsto entro settembre il via libera definitivo.

Entro fine anno si aprirà il cantiere del progetto dell’archistar portoghese Alvaro Siza.

Nonostante le contestazioni di Massimo Bossi (Forza Italia) e della Lega Nord, arrivata a criticare il colore delle tegole dei tetti, la maggioranza di centrosinistra ha «posto le basi per risanare una ferita che da quattro anni sta deturpando il centro cittadino», per dirla con le parole del capogruppo del Pd Ivano Ventimiglia.

Era l’agosto del 2010 quando le ruspe abbatterono lo storico edificio di via Roma. Il progetto prevedeva un recupero conservativo, la proprietà difese la sua azione affermando che l’immobile era pericolante. La reazione di Palazzo Borghi passò dalla sospensione del permesso di costruire e dalla segnalazione di un presunto abuso edilizio alla Procura della Repubblica.

Quattro anni e un ricorso al Tar vinto dal Comune più tardi, si è arrivati ad un accordo: Immobiliare Alex srl ha affidato la nuova progettazione dell’intervento a Siza, architetto lusitano di fama internazionale. «È previsto che vengano realizzati venti parcheggi a uso pubblico e un passaggio pedonale che colleghi via Roma con via Postporta», ha spiegato il delegato all’Urbanistica Giovanni Pignataro.

Apertura che si inserisce in un più ampio progetto di pedonalizzazione di piazza Garibaldi. I posti auto attualmente presenti sotto la statua dell’eroe dei Due Mondi verrebbero recuperati in un silo interrato che la variante al Piano di governo del territorio prevede sempre in via Roma, di fronte all’ex casa Calcaterra.

Per velocizzare i tempi, l’amministrazione ha deciso di inserire il progetto di Siza in una variante puntuale al Pgt. Questo prevede che ora i cittadini abbiano 60 giorni di tempo per presentare le loro osservazioni. La giunta dovrà decidere se accoglierle o meno, quindi tornare in consiglio comunale. Solo dopo la seconda approvazione gli operai potranno rimettersi al lavoro.

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