C’è una “Beer in progress” Poi torna l’università di Re

Da qualche giorno un curioso striscione campeggia sulla ringhiera del palazzo di via Duca degli Abruzzi 130, nel quartiere di Calcinate del Pesce. “Beer in progress” è il messaggio lanciato. Un monito dal sapore di bollicine di colore chiaro, scuro o ambrato, di malto, luppolo ma anche di attesa.

L’arcano è stato svelato per la gioia di tutti gli amanti della birra: fra una ventina di giorni riaprirà, proprio nel rione lacustre, la celebre “Università della Birra”, la creatura fondata nel 1997 da (prematuramente scomparso), per anni famoso ritrovo per tutti coloro che intendevano assaporare le varietà della celebre bevanda e soprattutto conoscerne storia e modalità di produzione.

«Dopo un anno riusciremo a portare avanti il sogno di Franco – racconta , amministratrice della società – cercando fonte di ispirazione nella passione che ha sempre contraddistinto l’opera del fondatore e seguendo l’esempio che abbiamo avuto sotto gli occhi».

Quelle che sono state le idee vincenti che hanno contraddistinto l’attività nella sede di Azzate (i cui locali continuano nel segno della tradizione, con una nuova birreria che si chiama “Accademia della Birra”) verranno riproposte nel neonato corso, dagli abbinamenti birra-cucina, alla vendita dei prodotti mangerecci fatti a base della bevanda nel cosiddetto Beer shop, alle lezioni per chi vuole imparare qualcosa: tutto quello che serve, insomma, per promuovere la conoscenza della birra artigianale straniera ed italiana.

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