«Chi mi avanza certe accuse deve solo vergognarsi»

È stato il “grande accusato” di questa vicenda. L’assessore Stefano Clerici (Forza Italia) è dipinto come un nemico dell’ambiente nonostante lui, per delgega avuta dal sindaco, l’ambiente dovrebbe tutelarlo. L’ex An è stato “investito” da una polemica senza precedenti per il progetto di restyling dei Giardini Estensi, che prevede, tra i suoi quindici punti, anche il taglio di sedici cipressi.

Diciamo che c’è stato un clamore che possiamo definire esagerato, per le dimensioni dell’intervento in sé. Che rientra nella normale manutenzione e gestione del verde pubblico. La cosa fondamentale da sottolineare, nei confronti di chi ci accusa di fare “stragi” di alberi (e chi dice questo si deve vergognare) è che in tre anni il mio assessorato, a fronte di 80 abbattimenti dovuti, ha effettuato una compensazione di oltre trecento piante. Alberi nuovi piantati.

Abbiamo preso la giusta decisione di rimandare il progetto, per avere più tempo a disposizione per rianalizzare la questione, aprendo innanzitutto un tavolo tecnico con esperti super partes. E anche e soprattutto per poter meglio comunicare con i cittadini e coinvolgerli. I nuovi tecnici si sommeranno agli ottimi funzionari comunali, alla Soprintendenza ai Beni storici e architettonici e al Corpo Forestale dello Stato, che hanno già espresso il loro parere.

Indicativamente organizzeremo un incontro in una delle sale comunali: i tecnici relazioneranno e i cittadini potranno chiedere informazioni ed esprimere il loro parere.

Con Michele abbiamo stabilito un rapporto più che civile, da parte mia c’è stima e rispetto nei suoi confronti. La sua è una protesta nata in maniera sana, ma ha rischiato di essere strumentalizzata politicamente. Come di fatto è in parte successo, nonostante Michele abbia cercato di difendere in tutti i modi la sua indipendenza intellettuale.

Il fatto che la protesta sia avvenuta in concomitanza con un consiglio comunale (dove veniva discussa una mozione di sfiducia nei miei confronti su un altro tema politico); il fatto che ci sia stata una filata di membri di partito e di comitati sotto i cipressi; il fatto che tutto quanto si sia svolto proprio giovedì mentre c’era una mozione ad personam contro di me, mi fa propendere per quell’idea.

I cipressi stanno fagocitando e sfibrando i tassi, che sono alberi monumentali protetti da due leggi, una dello Stato del 2008 e una della Regione del 2011. Le leggi dicono chiaramente che vengono prima. Noi ci siamo mossi in linea con la legge.

Oltre ai costi enormi, dai 3.000 ai 4.000 euro l’uno, sono alberi che difficilmente, per le microradici che hanno, possono adattarsi allo spostamento. E servirebbe una quantità di mezzi, tra gru ed elicotteri, che inquinerebbero l’ambiente.

Nessuno. Non solo, ma nessuno si è presentato in commissione Ambiente, che è aperta al pubblico. Evidentemente, da parte di alcuni esponenti di comitati, è preferibile una manifestazione mediatica rispetto al confronto diretto e costruttivo. Evidentemente non c’è buona fede da parte di tutti. Da parte di Michele penso di sì. Ma da altri sicuramente no.

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