Chiude l’ultimo fruttivendolo di Sacconago

Il negozio di via Ferrer abbasserà la serranda a fine mese: «Le norme ci strozzano». Ma il rione si mobilita: «L’unica bottega in zona». Ora l’assessore cerca una soluzione

– Burocrazia impossibile, il fruttivendolo di via Ferrer non mangerà il panettone: chiusura annunciata per sabato prossimo. Ma i clienti si mobilitano: è l’unico negozio di vicinato a dare questo servizio al quartiere. «Fate il possibile per non chiudere» l’appello che si leva dal quartiere. L’assessore al commercio è pronto ad incontrare i titolari dell’attività: «Se c’è uno spazio per agevolare una soluzione positiva, noi ci siamo».

La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno, apparsa su un cartello sulla vetrina del negozio di frutta e verdura della famiglia Gallazzi in via Ferrer, a due passi dall’ufficio postale di Sacconago: «Dopo 44 anni di onorato lavoro, siamo obbligati a chiudere l’attività per colpa della burocrazia italiana. Il giorno 29 novembre questo negozio chiuderà con molto rammarico». A spiegare cosa è successo è
, la figlia della titolare , che qualche anno fa aveva anche ricevuto un premio come “maestra

del commercio”. «Quando abbiamo provato a fare la pratica di subentro, l’Asl ci ha imposto l’adeguamento dei locali alle normative più recenti – spiega la commerciante, che da vent’anni è in negozio per portare avanti il lavoro dei genitori – purtroppo le opere che avremmo dovuto realizzare sono molto costose e il proprietario non è in grado di mettere a norma i locali. Abbiamo proposto delle possibili alternative per metterci in regola, attraverso l’intervento dell’Ascom, ma nei giorni scorsi è arrivato il no categorico dell’Asl. Così non abbiamo alternative: dobbiamo chiudere».
Insomma, il cambio generazionale da madre a figlia è burocraticamente impossibile, a queste condizioni. E un negozio di vicinato che lavora e che, nonostante la crisi, ha una consolidata clientela per continuare a lavorare, non è in condizione di proseguire un’attività che esiste da ben 44 anni. La clientela si è subito mobilitata: i sinaghini non vogliono perdere un punto di riferimento, perché quello della famiglia Gallazzi è l’unico negozio di frutta e verdura rimasto nel quartiere. «Abbiamo provato a verificare se si riesce a trovare un altro locale, ma gli affitti sono piuttosto alti – ammette Eleana Gallazzi – così per ora non ci resta che chiudere».

E il Natale rischia di essere amaro in via Ferrer, con una saracinesca chiusa: la burocrazia e le rigidità normative vincono contro la buona volontà di commercianti che cercano solo di fare il loro lavoro nel rispetto delle regole. Ora l’ultima speranza arriva dal Comune: l’assessore al commercio Azzimonti, sensibile ai problemi del piccolo commercio, si è preso l’impegno di incontrare i fruttivendoli di via Ferrer per capire se può esserci spazio per una mediazione con i proprietari dei negozi sfitti del quartiere. «L’abbiamo già fatto con il Distretto del commercio, perché non replicare anche a Sacconago?».