«Risposte o protesta continua» Crescono i ribelli dell’Arcisate-Stabio

Il giorno dopo il sit in il sindaco Cavallin rincara la dose: «Attendo risposte dal Cipe». I colleghi della Valceresio si schierano con lui: «Anche la Regione faccia la sua parte»

Il giorno dopo la protesta conto lo stallo e i disagi dell’Arcisate – Stabio, , sindaco di Induno Olona, attende risposte ed è pronto ad alimentare la protesta contro il cantiere fantasma: «Adesso mi aspetto che il Cipe entro due settimane si riunisca, decida e deliberi. I lavori dovranno riprendere immediatamente ».
È ferma la determinazione da parte dell’organizzatore della protesta davanti agli scavi cittadini che, domenica, ha visto una numerosa partecipazione di sindaci, politici e anche molti cittadini. « Se i lavori non dovessero riprendere – termina – entro questi termini, il nostro vento diventerà ancora più forte. Il da farsi lo decideremo insieme, amministratori e Comunità Montana: un’intera valle aspetta questa decisione».

«Ieri è andata bene e sicuramente la nostra protesta ha avuto un impatto, la voce è sicuramente arrivata a Roma e ora aspettiamo una risposta –afferma

, il neo presidente della Provincia, era presente alla manifestazione di Induno Olona per dire basta allo stallo e agli annosi disagi – Anche Regione Lombardia però deve fare la sua parte, ha preso posizione e si era fatta da garante anche davanti alle parti, ditta costruttrice e RFI.

Il Pirellone ora deve dare un segnale forte”. , sindaco di Cuasso al Monte per impegni istituzionali domenica non era davanti agli scavi, ma sul tema si pone vicina a Induno. La prima cittadina appoggia la protesta per un’opera che, come dice, «interessa tutta la valle. A breve sentirò Cavallin –afferma- Vorrei ideare un documento o una lettera che rispecchi l’unità d’intenti e il contributo sull’Arcisate – Stabio anche dei comuni più esterni, quelli sulla costa del Ceresio».

Presente al sit-in anche , sindaco di Clivio: «Il nostro paese non è toccato dalla ferrovia ma mi sono sentita in dovere di partecipare alla protesta. Siamo una sola valle e dobbiamo essere solidali soprattutto su opere problematiche e così importanti per il nostro futuro. A qualunque altra manifestazione o presa di posizione noi ci saremo».
«Le mosse decisive adesso dovranno arrivare da Roma – afferma , primo cittadino di Arcisate- Indubbiamente la manifestazione di domenica è servita a dare un segnale, quello che attendiamo tutti è la certezza. Oggi la palla è al Cipe che rappresenta solo una parte di un problema più complesso fatto anche dei rapporti tra Ics e Rfi ». Pierobon esprime una considerazione sull’ efficacia della manifestazione di Induno: «È difficile dire se possa portare a risultati decisivi, c’è il rischio di strumentalizzazioni; comunque, ha dimostrato che le amministrazioni della Valceresio sono unite».