Combatto per la città che i cittadini sognano

Paolo Rossi, amministratore e ideatore della pagina Facebook “Sei di Gallarate se....”

Da Facebook a Palazzo Borghi? Paolo Rossi un anno e mezzo fa ha dato vita alla pagina “Sei di Gallarate se..” sul social network blu, una comunità che oggi raccoglie quasi 6mila persone che ogni giorno parlano della loro città.

Non nego che l’interesse a dar vita ad una lista civica c’è, l’idea di coinvolgere un po’ di persone e dar vita ad un programma scritto da soggetti che vivono la città e che per oltre un anno e mezzo ne hanno ascoltato le richieste. Mi sto confrontando con altri per portare avanti il progetto. Diciamo che di sicuro sappiamo quello che vogliono i cittadini.

No. E comunque tendo a non dare retta ai partiti. Mi hanno accusato di essere di sinistra perché sono andato a parlare con il sindaco Edoardo Guenzani per presentargli le richieste emerse dalla pagina. Ma l’avrei fatto con chiunque, a prescindere dal colore politico.

Bella domanda, non ci ho ancora pensato.Vorrei che la gente capisse che, se mi candido, lo faccio per la città e sulla base delle questioni emerse nel gruppo.

È nata quasi per caso, prendendo spunto da quelle dedicate ad altre città. Nel giro di poche ore ha raggiunto i 400 iscritti, il giorno dopo 700, in poco tempo siamo arrivati a 1.500. L’ho creata pensando ai quarantenni che vogliono ricordare i tempi che furono. Poi si è evoluta in un tentativo di porre problemi e cercare soluzioni per migliorare la città.

Vorrebbero una Gallarate più sicura, più pulita e con più iniziative. Anche con più negozi. Per questo abbiamo proposto, come ad Arona, di azzerare le tasse comunali per 3 o 5 anni a chi apre una nuova attività.

No. Non pensavo di arrivare a raccogliere il 10% dei gallaratesi.

Mi piace avere sottomano immediatamente tutte le notizie che riguardano la mia città.

I contestatori per partito preso. Quelli cioè che commentano tutti i post solo per contestare, senza però essere propositivi. Una volta che hai detto che Gallarate fa schifo, bene, cosa facciamo per migliorarla?

Mi piacerebbe poter sottoporre i problemi all’amministrazione senza dover passare da cento uffici. E poi vorrei che, prima di spendere soldi, il comune spiegasse il motivo per cui li spende.

Intanto un pacchetto di proposte lo ha già portato al sindaco..

Ho cercato di concentrare i suggerimenti emersi sulla pagina e che potessero essere di maggior interesse. Ho parlato di vandalismi e furti, ma soprattutto della mancanza di strumenti di comunicazione efficaci nei confronti dei cittadini. Dovrebbero fare come Obama: prima di approvare una delibera, metterla on line perché possa essere discussa.

Di giorno non ho molto tempo, come tanti ho un lavoro, grazie a Dio. Diciamo che la seguo un po’ in pausa pranzo, un po’ dopo il lavoro, un po’ la sera. Ma ho attivato le notifiche: chiedo a tutti di segnalare i post fuori luogo e quelli dei pubblicitari di professione.