Compare una “X” e poi c’è il furto È psicosi-citofoni alle Bustecche

L’ultimo tentato colpo ieri in via Cascina del Rosario: la colf in casa s’è messa a urlare. Il proprietario dell’appartamento: «Avevo notato quel segno». È già successo ad altri

– Una X sul citofono e la casa svaligiata. I cittadini cominciano a essere preoccupati per le strane coincidenze che si stanno verificando in città, in particolare nella zona delle Bustecche.
L’ultimo episodio risale a ieri mattina in via Cascina del Rosario. Un tentativo di furto, sventato dalla colf, a pochi giorni dal ritrovamento di uno strano segno sul citofono della coppia di residenti nell’abitazione presa di mira.
«Giovedì sera, rientrando a casa,

ho notato una croce, fatta con una chiave o con un oggetto che graffia e incide, accanto al nostro citofono – spiega il titolare dell’appartamento, che preferisce rimanere anonimo – Non saprei dire da quanto tempo fosse lì, perché di solito entro usando le chiavi e non suono. La cosa che mi ha colpito subito però, è che altri segni simili erano stati fatti accanto ai nomi di condomini che, a distanza di qualche mese, avevano subito un furto in appartamento».

C’è chi crede siano solo dicerie e chi invece ha ricostruito il codice segreto che le bande di ladri userebbero per segnare le case, prima di introdursi. Segni che indicherebbero il momento giusto della giornata in cui agire indisturbati, se nell’appartamento si trovano animali e che carattere hanno, se l’obiettivo identificato è un potenziale buon colpo o meno.
«Ne avevo sentito parlare e il pensiero mi ha sfiorato – ammette – Però i furti erano avvenuti mesi prima, quindi mi sono convinto che fosse solo una coincidenza». Probabile, ma ieri mattina i ladri hanno davvero tentato di introdursi nell’appartamento. «Sono uscito di case intorno alle 9.30 e la mia compagna circa un’ora dopo. Ci stavano sicuramente controllando e avranno visto che ci allontanavamo entrambi. Avranno pensando che la casa fosse vuota e di avere via libera per un po’ di tempo». Invece nell’appartamento c’era la donna delle pulizie che sbrigava le faccende domestiche.
«È lei che ad un certo punto ha sentito armeggiare alla porta, poi dei colpi molto forti, come dei calci e si è messa a urlare, facendoli fuggire». Sulla porta i segni evidenti del tentativo di scasso, «ma per fortuna non sono riusciti ad entrare». Solo tanta paura e un grande spavento.

«Adesso comincio a pensare che quei segni abbiano davvero un significato – sottolinea – Non so se siano stati fatti dalla stessa mano e se dietro ci sia un disegno preciso nel far passare qualche tempo prima di colpire di nuovo. Resta il fatto che gli appartamenti indicati dalla X sono quelli che effettivamente sono stati visitati dai ladri».
Ai vicini però non è andata così bene. Loro il furto lo hanno subito davvero. I ladri sono entrati scassinando la porta, quando in casa non c’era nessuno, e hanno fatto razzia senza lasciare alcuna traccia. Nessuno dei residenti ha visto o sentito nulla.
Adesso però comincia a montare la paura. «Faremo i turni per non lasciare mai la casa vuota e comunque staremo più attenti ai movimenti delle persone – dicono i residenti – Siamo in molti condomini però, quindi il via vai è tanto ed è facile passare inosservati».
Se non altro i ladri sono scappati quando hanno sentito che in casa c’era qualcuno e non hanno cercato di introdursi nell’appartamento con un tranello.