Cunicoli scavati dall’uomo Ma nessuno sa perché

«Nessuno ha mai fatto studi sul potere assorbente delle rocce. Ma è certo che una roccia che assorbe le onde elettromagnetiche costituisce un perfetto isolante, che consente di nascondere “cose” che emettono onde e che non possono essere trovate».

Così Mauro Breme fantastica sulla grotta della Sfinge. A infittire il mistero c’è la conformazione della grotta che parrebbe essere stata scavata dall’interno, non si sa per quale scopo. E poi c’è quella scritta che si trovava nel fianco destro della galleria principale, a 38 metri dall’ingresso e a 35 dal pavimento. La scritta era in caratteri fenici ed è stata rimossa dopo un calco.

Gli appassionati di fantascienza sostengono l’esistenza di studi che includerebbero la Valganna tra le zone dove sarebbero presenti basi aliene: che il materiale isolante della grotta sia un modo per tenere gli extraterrestri “separati” dal mondo e non farli percepire dagli esseri umani? Con la fantasia si può spaziare ovunque, ma è meglio fermarsi alle certezze. «Certezza è che gli strumenti che abbiamo, che sono quelli in commercio, non vanno bene ovunque. Abbiamo dunque deciso di mettere in discussione l’apparecchiatura che viene utilizzata per fare ricerca,

i cui limiti sono evidenti – dice Breme – Alcuni strumenti sono ottimali, ma non per cercare i fantasmi, bensì per risolvere problemi pratici. A Varese c’è un bar-ristorante i cui proprietari lamentavano strani fenomeni, come la caduta di fotografie e quadri. Gli strumenti hanno captato un eccesso di onde elettromagnetiche nella casa, cosa che creava allucinazioni. E’ bastato chiamare gli elettricisti e il problema si è risolto».

© riproduzione riservata