Da oggi c’è il nuovo 10 euro Ma attenti alle macchinette

Già pare di vederli quei foglietti, attaccati con lo scotch alle macchinette automatiche, con scritto «il dispositivo non accetta i nuovi 10 euro». E tra i consumatori torna il terrore di passare attraverso gli stessi disagi del 2013, quando a cambiare era stata la banconota da 5 euro.

La federazione tabaccai di Varese stima che ci vorranno circa 45 giorni per settare i distributori di sigarette dei 600 tabaccai della provincia.

La Maghetti, azienda di distribuzione automatica leader sul territorio, prevede un tempo di quattro-cinque settimane. Avt, invece, promette che i parchimetri di Varese accetteranno da subito i nuovi dieci euro. Le pompe automatiche di benzina sono già aggiornate in quasi tutti i distributori della provincia.

«Non facciamo terrorismo, non credo che oggi tutti vorranno pagare le sigarette al distributore con i 10 euro nuovi – dice , portavoce della federazione tabaccai – La nostra categoria si caratterizza per una grande attenzione ai clienti. Molti si sono già mossi per adeguare i distributori, ma nel primo mese ci vorrà un po’ di pazienza da parte di entrambi, consumatori e negozianti».

Inutile nascondere che nella categoria dilaga un po’ di malcontento. I tabaccai che hanno distributori di sigarette vecchi, per adeguarli, potrebbero dover spendere centinaia di euro.

Qualcuno potrebbe anche decidere di cambiare distributore e comprarne uno nuovo, magari di quelli con «riprogrammazione inclusa». E c’è chi ha risolto il problema alla radice, facendo a meno del servizio self-service.

«Noi abbiamo tolto il distributore automatico perché era un ricettacolo di atti vandalici – dice della tabaccheria di corso Matteotti – Ripararlo costava troppo rispetto al guadagno».

Le banconote vengono cambiate di tanto in tanto per combattere la contraffazione. In provincia di Varese, nei primi sei mesi dell’anno, sono state già confiscate 59 banconote da dieci euro sospette.

«Per il consumatore è positivo che ogni tanto le bancone vengano sostituite – afferma , rappresentante dei consumatori – Di contro ci saranno disguidi, perché le macchinette richiedono un tempo abbastanza lungo per essere aggiornate. È anche possibile che le banconote vecchie ancora in circolazione non vengano più accettate dai dispositivi di pagamento nuovi. Più difficile che l’impianto rubi i soldi, ma nel caso è sempre possibile fare presente l’accaduto e farsi risarcire». Ricaricare la chiavetta del caffè potrà essere complicato.

«Appena la Banca di Italia ci darà un campione dei 10 euro nuovi dovremo “visitare” tutti i lettori di banconote per codificarli – racconta , socio della ditta distributori automatici Maghetti, azienda leader del territorio – Un onere in termine di costi, uomini, risorse. Per mettere a posto ogni macchinetta servono almeno dieci minuti. Ci saranno disagi e ammanchi di denaro. Per quanto riguarda il nostro settore, la sostituzione delle banconote è sicuramente un forte disagio. Ma in quattro o cinque settimane saranno tutti a posto».

di Avt promette: «I nostri parcometri saranno subito pronti, così se qualcuno vorrà pagare con la banconota nuova non avrà disagi». Anche i benzinai giocano d’anticipo grazie all’intercessione della grandi aziende petrolifere.

«Eni ha già programmato i lettori. Se per i cinque euro avevamo dovuto aspettare venti giorni,,questa volta tutti si sono mossi di anticipo e ci saranno meno disagi» dice, benzinaio di Capolago.

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