Del Ponte bis: ecco il cantiere da 51 milioni

Il nuovo polo materno infantile una volta ultimato nella sua totalità ci costerà circa 51 milioni di euro.

Nel 2009, l’accordo quadro Stato-Regione ha visto stanziare prima sette milioni di euro per il primo lotto di lavori (dove è stato realizzato il punto di primo intervento ed è stato rivisto e ristrutturato l’accesso da piazza Biroldi) e poi circa 15 milioni, per il secondo, a cui se ne sono aggiunti uno di Regione Lombardia e uno dell’azienda ospedaliera.

Facciamo due conti: per la realizzazione del nuovo edificio sul secondo lotto del comparto sono stati stanziati circa 17 milioni di euro, altri nove arriveranno dal Ministero per l’acquisto di attrezzature e nuovi arredi per le sale operatorie, tac e risonanza magnetica, 300mila euro verranno donati dalla fondazione Ponte del Sorriso per arredare le camerette dei piccoli pazienti.

«Per quanto riguarda il finanziamento dei nove milioni di euro da parte del Ministero – spiega il direttore generale dell’azienda ospedaliera, – abbiamo pronti i capitolati che in questi giorni presenteremo a Regione Lombardia, la quale a settembre li sottoporrà al Ministero che ha 60 giorni di tempo per dare l’ok. Credo che i bandi di gara non saranno aperti prima di dicembre». A questi vanno aggiunti i soldi necessari alla realizzazione del terzo lotto di cui non c’è ancora traccia.

«Non ci sono sviluppi per il terzo lotto», continua Bravi. Per questo spazio il progetto prevede la realizzazione di una copertura: una sorta di giardino con serra. «Una prima stima aleatoria prevede un ulteriore investimento di circa dieci milioni di euro». Intanto, i lavori all’interno del cantiere procedono a pieno regime. Iniziati nell’aprile 2013, la loro fine è stata fissata per il giugno del 2015.

«Stando all’attuale situazione, se tutto va liscio, credo che potrebbero essere ultimati anche con un paio di mesi d’anticipo. Poi, partirà la fase di collaudo». In tutto, ci saranno 220 posti letto, per la cui gestione arriverà altro personale che verrà definito nel dettaglio il prossimo anno con la richiesta di figure ad hoc per gestire i nuovi reparti e i posti in più. Lo scheletro della nuova area è ormai ampiamente completato.

Gli operai, una sessantina in media al giorno (con una punta massima di 72 in alcuni periodi particolari di lavoro), stanno procedendo al completamento delle pavimentazioni e dell’impiantistica. Ogni piano del nuovo padiglione sarà collegato internamente, attraverso dei tunnel, con i vari piani del vecchio.

L’ingenier Gandolla e il geometra Carminati spiegano che perché questo fosse possibile, e quindi perché i due edifici fossero complanari, è stato necessario utilizzare qualche accorgimento strutturale.

«Al terzo piano è stato deciso di realizzare un piano intermedio, una sorta di vano tecnico più basso, dove verranno posizionati i vari impianti. In questo modo, ogni piano del nuovo padiglione combacia con quelli del vecchio adiacente».

Rimane ancora aperta la questione del parcheggio: «Non è di nostra competenza – precisa Bravi – Sappiamo che c’è una richiesta da parte di privati per realizzare un multipiano di fianco della ferrovia dove oggi abbiamo ricavato posti auto per i dipendenti dell’ospedale. Abbiamo saputo che il Pgt prevede questa possibilità, ma questa questione è di competenza del Comune».

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