Delitto delle mani mozzate Ultimo atto

Processo in Cassazione per Giuseppe Piccolomo: il killer della mani mozzate affronterà oggi l’ultimo grado di giudizio. Piccolomo, per tutti Pippo, si è visto già confermare la condanna all’ergastolo in Appello per l’omicidio di Carla Molinari. L’ex tipografa di 82 anni fu trovata uccisa nella sua abitazione di via Dante il 5 novembre 2009. Un delitto raggelante: la donna era stata massacrata a colpi di arma da taglio, un fendente alla gola l’ha quasi decapitata. L’assassino,

forse per eliminare tracce dopo essere stato graffiato dalla vittima in un disperato tentativo di difesa, l’ha mutilata tagliandole entrambe le mani. Gli arti della donna non sono mai stati ritrovati. Il 26 novembre dello stesso anno gli uomini della squadra mobile della questura di Varese hanno fermato Piccolomo: contro di lui soprattutto la testimonianza di una passante che lo aveva notato, poco prima del delitto, mentre raccoglieva mozziconi di sigaretta dal grande posacenere davanti al centro commerciale di Cocquio. Nella casa della Molinari furono trovati diversi mozziconi con altrettanti Dna tutti diversi tra loro. L’ex tipografa non fumava. La testimone lesse dai giornali il dettaglio e segnalò il fatto agli inquirenti. Inoltre fu poi ritrovata l’arma del delitto, con il sangue della Molinari sopra, nell’abitazione di Piccolomo. L’uomo, assistito dall’avvocato Simona Bettiati, si è sempre detto innocente. Nel frattempo Piccolo è indagato per l’omicidio volontario della prima moglie, Marisa Maldera, morta nel febbraio 2013, Ed è stato recentemente iscritto nel registro degli indagati anche per l’omicidio di Lidia Macchi, la giovane scout il cui cadavere fu ritrovato, colpito da numerose coltellate, il 7 gennaio 1987 in una zona boschiva di Cittiglio.

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