Delitto di Alghero, nuova pista Forse Pietro sfruttava Roberta

Per il delitto di Alghero, nel quale è rimasto vittima il 52enne , ucciso, secondo l’accusa, dalla moglie di 44 anni, si sta facendo largo anche l’ipotesi dello sfruttamento.

È uno degli scenari più oscuri che si nascondono dietro questo delitto, ma anche questa strada costituisce una delle piste battute dagli investigatori sardi. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, infatti, la donna avrebbe subìto dal marito abusi, costrizioni, sfruttamenti.

I carabinieri della Compagnia di Alghero stanno tentando di ricostruire il misterioso legame tra i due coniugi per tentare di capire il motivo che ha scatenato il presunto raptus di follia della moglie, che si trova in carcere a Bancali con la pesante accusa di omicidio volontario. La donna, però, finora non ha confessato alcun crimine.

Le indagini stanno viaggiando ad ampio respiro, tanto che la mole di documenti e gli oggetti sequestrati è davvero ingente: si punta a fare luce sul tipo di ambiente domestico nel quale si è sviluppata la tragedia. Si tenta di delineare il rapporto tra marito e moglie, senza trascurare alcun dettaglio. Gli investigatori stanno cercando di chiarire anche il loro tenore di vita.

Un compito molto complicato, considerando che conducevano una vita molto appartata e i legami di amicizia sono praticamente ridotti a zero, sia nel Varesotto (hanno vissuto dieci anni a Vergiate e da pochi mesi vivevano ad Arsago Seprio) sia ad Alghero. Un’esistenza sotto traccia sulla quale si sta provando a fare luce, partendo dalla loro attività lavorativa. Ufficialmente la Gasperini non risulta avere un impiego, così come il marito, che si sostentava con una piccola pensione di invalidità. Troppo poco per giustificare il pagamento di due affitti: uno per la casa di Arsago Seprio e l’altro per l’alloggio di Alghero, che usavano nei mesi di soggiorno in Sardegna.

Si stanno vagliando tutti gli ambienti possibili, senza tralasciare forse nemmeno quello di affari poco chiari legati in qualche modo al mondo del sesso.

Nel frattempo parallelamente prosegue l’attività investigativa anche nel Varesotto. Su delega della Procura di Alghero, infatti, i carabinieri della stazione di Somma Lombardo, coordinati dai colleghi della Compagnia di Gallarate, hanno compiuto nelle ultime ore delle perquisizioni nell’abitazione di Arsago Seprio in via Roma.

Sono stati sequestrati diversi oggetti che vanno ad aggiungersi all’importante mole di documenti già in possesso dei colleghi sardi. Domani mattina sarà eseguita l’autopsia sul corpo di Girardi.

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