Don Nino saluta i bimbi Poi l’addio a Bizzozero

Grande emozione alla festa conclusiva per l’oratorio estivo di Bizzozero, il 18 luglio.

Come ogni anno la Parrocchia dei SS. Evasio e Stefano offre sei settimane di attività dalla chiusura delle scuole sino a luglio inoltrato: protagonisti, i ragazzi del rione dai cinque ai quattordici anni. Centocinquanta quest’anno gli iscritti, un folto gruppo che la sera di venerdì scorso ha festeggiato la fine del “campus” alla presenza dei genitori, degli educatori e di don Nino Origgi: una bellissima riunione serale con tanto di cibarie assortite e torte decorate immortalate nel reportage di Raffaele Coppola sul portale bizzozero.net, e con una sorpresa annunciata.

Don Nino Origgi, che in questi giorni si sta godendo le meritate vacanze in campeggio coi bambini a Ceresole, potrebbe essere al suo ultimo oratorio estivo: questo il suo messaggio nel discorso tenutosi la sera di venerdì davanti ad un pubblico di parrocchiani commossi.

«In realtà lo sapevamo già da maggio a fine catechismo» racconta Katia, mamma di una bambina di seconda elementare. «Don Nino è arrivato all’età pensionabile: l’anno prossimo compirà 75 anni e ci aveva raccontato che suo dovere formale sarà inviare la lettera di dimissioni all’arcivescovo, il quale potrà confermarle o meno».

Don Giambattista Origgi detto Nino, milanese, è il successore dall’8 dicembre del 1985 dell’indimenticato don Luigi Antonetti.

Come tutti gli anni, il suo oratorio estivo è allestito alla perfezione. Mamma Katia è entusiasta: «È gratuito, l’offerta è libera e tante mamme provvedono alla merenda pomeridiana con torte, pane e Nutella, budini. E non manca mai il ghiacciolo al pomeriggio. La mia bambina lo ha frequentato per il secondo anno ed è affezionatissima a don Nino. Ci sono anche eventi per i genitori: due settimane fa abbiamo organizzato due partite di calcio, animatrici contro mamme e papà contro animatori».

Cosa potrebbe succedere alla parrocchia nel 2015?

Si rincorrono insistenti voci secondo cui si realizzerebbe l’accorpamento nella comunità pastorale Don Carlo Gnocchi, che attualmente riunisce le parrocchie del Lazzaretto di Belforte, Giubiano, Bustecche e San Carlo sotto la guida di don Massimiliano Terraneo. Voci peraltro fondate: a rilasciare la dichiarazione alla stampa fu monsignor Gilberto Donnini nel luglio 2010.

Tutte le altre parrocchie conservano comunque i loro parroci, ma l’eventualità di un sostituto per Bizzozero è incerta. La geografia parrocchiale varesina, originariamente formata da una trentina di parrocchie, oggi si struttura in alcune “superparrocchie”, di cui quella di don Massimiliano è la prima per formazione, essendo nata nel 2009 sul terreno del “Bugiulaz”, la storica “gemellanza” fra Bustecche, Giubiano e Lazzaretto divenuta ufficiale con l’insediamento dell’ex parroco del Lazzaretto nella parrocchia di San Carlo nel settembre dello stesso anno. Sarebbe una mossa strategica, a ricostruire dal punto di vista confessionale la vecchia circoscrizione 6, nella quale sono presenti anche i frati francescani di viale Borri, grandissimo centro di aggregazione e sede di Radio Missione Francescana.

© riproduzione riservata