Dopo il cipresso tocca al pino «Michele, aiutaci tu a salvarlo»

«Michele aiutaci a salvare il pino marittimo della Prima Cappella del Sacro Monte».

Questo l’appello di , residente al Sacro Monte e medico all’ospedale Del Ponte, a , il giovane free climber che ha vissuto per una settimana sul cipresso numero dieci per scongiurare il suo abbattimento e quello degli altri quindici ai Giardini Estensi.

Il pino marittimo in questione é quello che dovrebbe venire rimosso (abbattuto) per far spazio a 91 posti auto.

Così, la dottoressa Fasola lancia un appello a Forzinetti. «Sono un’amante del Sacro Monte, sono di origini pavesi ma vivo qui da sette anni. L’idea che questo stupendo posto possa subire qualche insulto non mi fa dormire la notte».

Dopo aver seguito con attenzione le diverse argomentazioni dei vari comitati e dei cittadini che si sono schierati contro la realizzazione del tanto discusso parcheggio, e dopo aver seguito in prima persona la protesta pacifica di Forzinetti, la signora Fasola intende provare a giocare una nuova carta.

«Il gesto di Michele ha ottenuto una inaspettata attenzione mediatica a livello nazionale. La sua tenacia e il supporto dei giornalisti di tutta Italia hanno fatto sì che l’amministrazione comunale sospendesse, almeno temporaneamente, l’abbattimento dei 16 cipressi».

«Ora, bisogna difendere il Sacro Monte: bellezza unica nel suo genere al mondo. Forse, Michele è la persona giusta per mobilitare le coscienze anche su questo tema». In merito all’abbattimento del pino marittimo si era da subito opposto anche l’agronomo . Inizialmente, i tecnici di Palazzo Estense avevano affermato che il pino sarebbe stato trasferito altrove.

Ma le sue dimensioni rendono pressoché impossibile il successo di una ripiantumazione. L’agronomo varesino presume che il pino marittimo abbia una settantina di anni. «Non ne sono certo – spiega – perché questa specie cresce naturalmente a livello del mare: qui siamo a 600 metri di altezza, quindi probabilmente la sua crescita è più lenta».

Così, a seguito di un approfondimento, Palazzo Estense ha annunciato la rimozione del pino e la piantumazione di nuovi alberi per il principio di compensazione. Ipotesi non apprezzata da molti.

«Al di là del fatto che si va ad uccidere un essere vivente sano, il pino marittimo, ritengo che questo parcheggio sia inutile – continua Fasola – Dall’8 giugno scorso, ogni weekend documento il traffico in salita e in discesa dal Sacro Monte con fotografie amatoriali: ce ne è ben poco».

Secondo la donna, infatti, sarebbero normalmente sufficienti una ventina di parcheggi. «In caso di eventi particolari, come ad esempio Pasquetta, 90 posti auto non servono a nulla: i visitatori del Sacro Monte in quelle occasioni sono molti di più».

Così, il medico Fasola intende dimostrare le ragioni della sua contrarietà all’opera.

«In occasione del convegno di giovedì (25 settembre, ndr) al Teatrino Santuccio, stamperò tutte le foto scattate nei weekend da luglio a oggi, in orari differenti della giornata, e presenterò le immagini durante la serata. I varesini devono sapere come stanno le cose».

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