20 Apr 2015
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Cinema e ristorante mobile, all’aperto, galleggianti sulla Senna, nel cuore più romantico di Parigi. L’idea è di un imprenditore francese e di due ristoratori varesini, e (chef del Twiggy di via De Cristoforis), promotori dell’Etoile, il locale più glamour di Parigi.
Il progetto dovrebbe vedere la luce ad ottobre ma i preparativi sono già a buon punto: c’è il barcone, una chiatta lunga 49 metri, larga 19 che ospiterà sul ponte il ristorante con terrazza sul tetto per gli aperitivi all’aperto, mentre la stiva accoglierà una sala cinematografica ultramoderna, dotata di un centinaio di posti.
Primo finanziatore e ideatore dell’Etoile è, erede di una famiglia che gestisce da generazioni alcune sale mitiche di Parigi e amico di Moschini, varesino, viaggiatore e parigino di adozione.
Classe 1972, Davide Moschini ha studiato all’alberghiero di Stresa ma Varese gli è sempre stata stretta.
«Fin da ragazzo ho sempre desiderato viaggiare e così appena diplomato ho cominciato a lavorare prima in Svizzera poi a Parigi dove ho girato un po’ di locali fino a quando sono arrivato nel quartiere ebraico, nella pasticceria gestita da una signora squisita che mi ha permesso di vivere come sognavo: lavoravo da lei per un anno e poi partivo per un viaggio lungo un anno, da qualche parte nel mondo, e quando tornavo ricominciavo a lavorare per lei».
É andata avanti così per 15 anni: «A un certo punto ho anche provato a tornare a Varese, lavorando in un negozio di videogiochi, ma non poteva funzionare – racconta Davide – Io sto bene nelle isole deserte o nelle metropoli, non mi trovo nelle dimensioni intermedie».
É durante questo ritorno a casa che Davide conosce lo chef Andrea Frattini (una decina d’anni più giovane di lui), ed è nata subito una grande amicizia.
«Lui è tornato a Parigi ma in questi anni siamo sempre rimasti in contatto e ci siamo visti spesso», racconta Frattini, che con la sua esperienza e consulenza ha aiutato Moschini ad aprire il suo nuovo negozio di prodotti alimentari tipici italiani nella capitale francese.
Così quando la famiglia Henochsberg, conosciuta nel quartiere ebraico, propone a Moschini il progetto dell’Etoile, per Davide è automatico coinvolgere l’amico Andrea Frattini, che nel frattempo è diventato socio del Twiggy, il locale aperto al piano rialzato di via De Cristoforis, nello stabile che al piano di sopra ospita proprio una sala cinematografica, quella di Filmstudio 90.
Certo Varese non è Parigi, via De Cristoforis non somiglia agli Champs Elysèes, mancano il fascino delle luci,
della Senna e della storia della capitale Francese, ma l’abbinata cinema, ristorante e aperitivi c’è, e funziona. L’Etoile poi promette ambienti e programmazione più glamour unite alla possibilità di cambiare spesso l’indirizzo del locale, facendolo scivolare sulla Senna per portare il grande schermo anche nei quartieri da cui la settima arte risulta ormai assente.
A comunicare l’indirizzo sempre diverso sarà un’applicazione, utilizzabile anche per le prenotazioni. Se tutto andrà bene l’intenzione è quella di esportare l’idea de L’Etoile nel sud della Francia, a Londra, Amsterdam, Copenhagen e forse anche a Stoccolma.
