E il “Barone rampante” fa il pieno di fans

É stato da qualcuno battezzato il “Barone rampante”, da altri “il primo cavaliere di Varese” e il figlio di Tarzan. Fatto sta che la protesta del giovane free climber sta risvegliando gli animi dei varesini di tutte le età.

«Bravo Michele», gridano in molti passando sotto il cipresso numero 9. Sconosciuti che hanno appreso della sua “avventura” attraverso i giornali. «Sono venuta qui perché volevo conoscere di persona questo barone rampante – spiega – Con tutte le cose a cui questa amministrazione dovrebbe pensare, la loro priorità è l’abbattimento di questi cipressi? Io ci sono affezionata, venivo sotto questi alberi da quando ero bambina».

Anche usa il termine “affezionato” per descrivere il perché é contrario all’abbattimento di questi 16 alberi. «Vengo qui da quando sono nato e, anche se non mi sono mai soffermato a conoscerne la storia, mi piace ritrovarli quando attraverso i giardini. Abbatterli è inutile, è l’ennesimo spreco di soldi». Pure voleva esprimere personalmente al giovane la sua solidarietà. «Sei un grande. Il ragionamento fatto dal Comune non ci sta: anche nel parco di Villa Recalcati c’è una sequoia che non è autoctona. E quindi cosa facciamo, la abbattiamo?».

La signora è passata da Michele per regalargli un libro: “Verde brillante. Sensibilità e intelligenza del mondo vegetale” di e .

«Stai facendo una grande cosa. Invece di preoccuparsi della recinzione in via Verdi che sta crollando, i nostri politici vogliono uccidere degli alberi sani – dice a Michele – Stai bene? Hai bisogno di qualcosa?». In molti si dicono preoccupati del suo stato di salute e si offrono per portargli qualsiasi cosa di cui lui possa aver bisogno, tanto che la carrucola appesa dal giovane ha fatto su e giù per tutta la giornata di ieri. Il signorha chiuso l’edicola in piazzale Kennedy per qualche minuto per stringere la mano a Michele.

«Sono un appassionato di natura e condivido quello che questo ragazzo sta facendo: va seguito e appoggiato – commenta – Si capisce che lui è cresciuto con questi cipressi. Tagliare questo albero non ha alcun senso. Inoltre, assessori e sindaco dovrebbero vergognarsi per come tengono il giardino di casa propria: poco curato e malandato, soprattutto nella parte alta e intorno al laghetto».

© riproduzione riservata