Ecco le ferite di Borsano e Sacconago Quando il degrado è il vicino di casa

Borsano, popoloso quartiere periferico di Busto Arsizio è un’oasi di tranquillità e di verde. Pochi rumori in orario lavorativo, una moltitudine di pensionati e qualche orto da coltivare.

Peccato che dietro questa cortina di silenzio si nascondano molteplici tracce di degrado urbano, come asfalto mal ridotto da buche e squarci vari, scritte fastidiose con bombolette spray che rovinano muri magari appena ridipinti, sporcizia dove non dovrebbe assolutamente essercene.

Il primo esempio è via Ferrini, l’arteria che collega viale Boccaccio a viale Magenta, invasa da buchi di diversa dimensione che costringono gli automobilisti a gimcane per evitare di rovinare le sospensioni o forare un copertone. Viale Boccaccio, lungo viale alberato che porta al centro della città, vive una situazione che è la stessa da anni, anche se qualcosa (in peggio) sembra esser cambiato.

I solchi creati dal maltempo e dall’usura di materiali non certo di prima qualità, vengono riempiti alla meno peggio con catrame nuovo di pacca, pronto a sciogliersi dopo il primo nubifragio. Pochi metri ed eccoci in via Baraggioli, un chilometro scarso immerso nel verde, inquinato ancora una volta da pseudo cittadini che forse non hanno ancora trovato il tempo di recarsi alla discarica comunale per disfarsi dei loro oggetti usati: una sdraio vecchia di un secolo, bottiglie, vestiti sporchi, senza dimenticare un’opera writer non certo di grande qualità.

Ma a Borsano non è finita qui, perché proprio vicino alla centralissima Piazza Toselli, in via Canton Santo, rimangono in piedi delle case mezze diroccate con dei calcinacci pronti a cadere da un momento all’altro, l’assenza di marciapiede costringe le persone a camminare al fianco delle inferriate che delimitano i lavori e lo spettacolo è triste, con mura vecchie di secoli sempre più disastrate. Numerose le buche, coi tombini che sprofondano nell’asfalto.

E la vicina di casa Sacconago come se la passa? I problemi sono gli stessi di Borsano. Un esempio su tutti? Via Fratelli di Dio, un’agghiacciante stradicciola che collega le due frazioni, colma di buche pericolose e capaci di distruggere una gomma se prese a una velocità non troppo moderata, con una sporcizia che supera anche la storica via Baraggioli. Un inquietante mix di ombrelli rotti, pezzi di wc buttati qua e là, cartacce di ogni tipo e materiale edile. Un vero manifesto dell’indecenza.

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