Emozioni colorate, «Prova di coraggio. Ora custodiamola»

Alla Fallaci in esposizione dipinti davvero speciali. A realizzarli otto persone colpite da disabilità: «Una mostra così significa dare una possibilità»

– Ciascuno ha il suo colore preferito e la tecnica di pittura prediletta, perciò i lavori possono risultare più “caldi” o brillanti e lo stile essere più diligentemente controllato oppure dirompente. In ogni caso, un risultato grandioso per , , , , , , e , utenti del laboratorio d’arte del Centro socio educativo “Cesare Carabelli” di Somma ,che possono in tal modo esprimersi e sentirsi liberi di farlo. Tutti gli artisti parlano di se stessi, ma per queste persone, con una disabilità acquisita da esiti di coma o malattie a carico del cervello, il racconto non può che essere ancora più profondo, penetrante. Un racconto spesso difficile da maneggiare da parte degli “altri” eppure, a maggior ragione, importante e prezioso. Da guardare e saper custodire.

Appaiono, così, in tutta la loro forza i dipinti esposti fino al 31 gennaio alla galleria Oriana Fallaci, con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Somma e della provincia di Varese. Una mostra intitolata “Emozioni colorate”, rivolta a tutta la cittadinanza, curata dall’art director

, con l’associazione Koru onlus e la cooperativa sociale Progetto 98 che si occupa, tra l’altro, del laboratorio d’arte della struttura di piazza Scipione dove ha sede l’associazione “Per andare oltre”. Ogni lunedì mattina, sotto la guida appassionata di
, architetto e conduttore di laboratori esperienziali con il metodo dell’arte terapia, aiutata dai volontari
e
, gli utenti del Centro si ritrovano davanti a tempere, pennarelli, colori a olio. Sul tavolo un cartone per tradurre in segni suggestioni,

emozioni e parole che altrimenti non avrebbero voce. Dietro ad ogni lavoro, storie diverse ma lo stesso entusiasmo di persone adulte segnate duramente dalla vita che mettono nel disegno le risorse che possiedono. Basta pensare agli autoritratti sono esposti alla Fallaci per capire. «È una grande prova di coraggio di cui i visitatori devono prendersi cura», commenta Francesca Rezzonico. «Si tratta di artisti dalla prima punta dei capelli all’ultimo dito dei piedi. Finora protetti entro le mura di questa stanza ed ora, invece, esposti».

Ai visitatori della mostra il compito di saper leggere la grandiosità di un’esposizione non tanto insolita quanto emozionante. L’art director Schievenin Boff non ha avuto esitazioni: «Ho detto subito “sì” quando è stato chiesto uno spazio alla Fallaci; avere una mostra simile significa aprirsi, dare una possibilità». Lo slogan della creatività che non fa differenze è ben rappresentato dai capolavori degli otto artisti. Nel loro laboratorio d’arte si respira l’atmosfera di un vero e proprio atelier. E mentre il colore può riempire o meno il tratteggio di una forma, la libertà d’espressione diventa momento di vita per chi deve fare i conti con un grave handicap. Le visite guidate dagli artisti sono terminate, ma “Emozioni colorate” è ancora visitabile sabato 30 gennaio dalle 17 alle 19 e domenica 31 gennaio dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17 alle 19, in via Briante 12. L’ingresso è libero.