Esagerato a tavola? Si va tutti a correre. Ecco come iniziare

Passate le feste, è tempo di rimettersi in forma. La corsa è l’esercizio perfetto per perdere peso. I consigli dell’esperto su tabelle e allenamenti

– Questi sono i giorni in cui la gente pensa che è arrivato il momento di mettersi a correre. Durante le feste il rapporto tra calorie ingurgitate e calorie bruciate si sbilancia e il girovita reagisce nell’unico modo che conosce: allargandosi. Sono i giorni dei buoni propositi, nei quali l’atavica pigrizia fa spazio alla voglia di allacciarsi le scarpe e uscire per strada. E allora, ecco qualche consiglio per evitare gli errori più comuni: correre è la cosa più bella del mondo (oddio, una delle più belle).

Tommaso Violano, atleta e allenatore presso il centro Athleia di Varese, è l’uomo giusto per voi. Occhio: questa è il vademecum per tutti quelli che vogliono iniziare a correre. «Prima cosa – dice Tommaso – copritevi: in questi giorni fa freddo, e servono gli indumenti adeguati. Per carità, evitate di coprirvi troppo: il mercato offre soluzioni per tutte le tasche, capi tecnici che vi terranno al caldo senza appesantirvi. Altro punto importante: le scarpe, fondamentali.

Non esiste la scarpa giusta per antonomasia: ognuno ha la sua, quella che si adatta al suo peso e al suo appoggio. Insomma, fatevi consigliare». Abbiamo la scarpa, abbiamo l’abbigliamento, ora non resta che mettersi a correre. «Attenzione, non ancora: la corsa è un’attività che sottopone il nostro cuore a uno sforzo importante. Consiglio a tutti di sottoporsi a una visita medica, e per chi ha superato i quaranta anche a un cardiogramma sotto sforzo».Tommaso, ora siamo pronti? «Prontissimi, tutti in strada. Ai neofiti consiglio di andare per gradi: il rischio è quello di distruggersi con le prime uscite e di abbandonare subito. Quindi: per iniziare possono andare bene trenta minuti, i primi quindici di corsa e gli ultimi alternando un minuto di corsa e uno di cammino. Per il ritmo da tenere, mi affido alla saggezza infinita del grande maestro Enrico Arcelli: respirazione facile. Correndo, bisogna essere in grado di chiacchierare con chi ci sta di fianco senza fatica».

Quante uscite settimanali? «Fare meno di tre allenamenti a settimana, non serve a nulla. Direi che tre uscite sono l’ideale per chi inizia, si può aumentare più avanti quando il morbo della passione per la corsa vi avrà ormai conquistato e starete pensando alla vostra prima gara sulla distanza». E quale potrebbe essere un programma di massima per iniziare? «Premesso che ritmi e distanze sono soggettivi e variano da persona a persona, diciamo che per la prima settimana ci si può limitare a tre uscite da mezz’ora. Poi si può crescere, e anche in questo caso mutuo una splendida spiegazione del nostro maestro Arcelli. Alzate la mano con il palmo rivolto verso il volto, e iniziate a guardare le dita a partire dal mignolo. Il mignolo rappresenta la prima settimana, l’anulare la seconda in cui si aumenta la distanza, il medio è la terza settimana in cui si carica, l’indice è la quarta in cui si scarica un po’ ma si arriverà a correre comunque di più rispetto alla prima settimana».

Dove andare a correre? «Siamo fortunati, abbiamo solo l’imbarazzo della scelta. La pista ciclabile del lago è perfetta: si lascia la macchina al Tigros di Buguggiate e si può optare per un percorso più ondulato andando verso Varese e uno più piatto puntando su Bodio. La pista del lago di Comabbio è meravigliosa e l’anello completo misura 12 chilometri, tutti immersi nella natura. E poi ci sono i boschi del Parco del Campo dei Fiori: lasciate la macchina al Poggio di Luvinate e partite per un allenamento fatto di sentieri, salite e silenzi. Con un avvertimento: i neofiti evitino di forzare in salita, va benissimo mettersi a camminare nei tratti più impegnativi».