Espulso dall’Italia torna da profugo «Viviamo in uno Stato pagliaccio»

Esplode il caso del nigeriano pizzicato dalla polizia. Binelli (Lega): «Vince chi non rispetta le leggi». Amanì (Cgil): «La situazione di un Paese cambia»

«Il nostro è uno Stato pagliaccesco». Così l’assessore all’urbanistica commenta il caso del nigeriano rientrato in Italia con i barconi per chiedere asilo politico, dopo essere stato espulso nel 2014 perché clandestino. Alle sue valutazioni fanno eco quelle del segretario cittadino, che dice solo una parola: «Ruspa».
«Un nigeriano espulso che torna e continua la pratica come profugo: siamo alla barzelletta – continua Binelli – Nel caso specifico, stiamo parlando della Nigeria, un Paese dove si vota ma dove ci sono anche gli estremisti islamici. Se un nigeriano scappa da quelle zone perché perseguitato, dovrebbe chiedere il permesso con la Bossi-Fini».